La frazione di Casale è caratterizzata da un ambiente rurale e agricolo, come altre località di Vicenza come Gogna e Maddalene. “L’area negli anni, però, è stata sempre più oggetto di interventi urbanistici e viabilistici che l’hanno soffocata entro confini sempre più ristretti, snaturandone in parte le caratteristiche” afferma in un comunicato il consigliere comunale di opposizione Cristiano Spiller (PD) che ha presentato una mozione alla giunta Rucco per chiedere, tra le altre cose, la realizzazione di una pista ciclopedonale.
“Nei prossimi mesi sono previsti numerosi interventi che rischiano di rendere ancor più difficile la vita dei residenti e compromettere per sempre le peculiarità ambientali e naturalistiche di tutta l’area: nel progetto di raddoppio del Villaggio della Pace è previsto l’utilizzo di via Veronese per l’uscita dei mezzi su strada Casale, con conseguente incremento del traffico in entrambe le direzioni” spiega Spiller. “Il progetto di ampliamento del depuratore prevede la realizzazione di una nuova bretella tra la motorizzazione civile e il cimitero e una nuova rotatoria in strada Casale in corrispondenza dell’accesso al depuratore. L’opera è necessaria per consentire ai mezzi pesanti (previsti in notevole aumento) di raggiungere il depuratore evitando di transitare per strada Caperse; la strada però, una volta terminato il cantiere del depuratore, sarà anche aperta al normale traffico veicolare, con il concreto rischio di far diventare Casale una comoda “scorciatoia” per il traffico di attraversamento. Il progetto prevede inoltre l’ampliamento di strada Casale con la realizzazione di un marciapiede, ma solo per un tratto di 300 metri tra il cimitero e il depuratore; il rischio è quello di determinare un “collo di bottiglia” con l’aumento di traffico in una strada in realtà non adatta a sostenerlo”.
“Il 15 marzo 2021 è stata presentata una petizione on line con la richiesta di realizzare una pista ciclopedonale lungo tutto il corso di strada Casale. I promotori evidenziano come non vi sia in tutta la frazione un marciapiede praticabile né una pista ciclabile, nonostante la strada sia trafficata anche per il passaggio di mezzi pesanti. La pista ciclopedonale migliorerebbe la mobilità nel quartiere non solo ai residenti ma anche ai vicentini che potrebbero utilizzarla per una passeggiata, una corsa o una pedalata all’aria aperta a due passi da casa. La petizione ha raccolto 617 firme ed è in attesa di una risposta da parte dell’amministrazione. Il 25 novembre 2019 l’amministrazione comunicava l’approvazione del progetto di riqualificazione della viabilità di strada di Casale in corrispondenza della chiesa parrocchiale. L’intervento, del costo di 25 mila euro, è molto atteso dai residenti della frazione. In quel tratto di strada si trovano la chiesa parrocchiale, una scuola per l’infanzia, la fermata del trasporto pubblico locale e i cassonetti per il conferimento dei rifiuti. Risultano quindi più che mai opportune la riduzione della velocità dei veicoli e l’introduzione di una segnaletica orizzontale e verticale più efficiente e funzionale, così come la riorganizzazione della fermata del trasporto pubblico e dell’area ecologica.
Dall’approvazione del progetto sono passati 18 mesi, ma i lavori, che dovevano concludersi entro l’estate del 2020, non hanno ancora avuto inizio.
“Tutto ciò premesso, considerate le richieste e le aspettative dei cittadini e dei residenti e considerate le modifiche alla viabilità già previste dall’amministrazione e che comporteranno, inevitabilmente, un ulteriore aumento del traffico di attraversamento su Casale, il Consiglio comunale di Vicenza impegna l’amministrazione a: riqualificare strada Casale nella sua interezza, dall’intersezione con Via Martiri delle Foibe a quella con la nuova bretella, realizzare, lungo strada Casale o nelle sue prossimità, un percorso ciclopedonale che si colleghi a quello già presente in Via Martiri delle Foibe e con quello in realizzazione tra Debba e Torri di Quartesolo. Prevedere opere di mitigazione della velocità in prossimità delle zone più sensibili (chiesa parrocchiale, asilo, cimitero). Prevedere – conclude Spiller – opere di mitigazione ambientale, visiva e acustica lungo la nuova bretella e intorno al nuovo depuratore”.
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