Case di riposo, Interpellanza urgente del PD: tagliare l’Irap

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I consiglieri del PD di Vicenza G. Rolando,  A. Marchetti , A. Marobin, C. Spiller, O. Dalla Rosa, I. Sala, C. Balbi hanno firmato un’Interpellanza urgente. Questo il testo presentato in Comune

Sempre più difficili appaiono le condizioni per la gestione delle IPAB del Veneto, in termini organizzativi ed economici, di servizio ed assistenza per i nostri Anziani, con particolare riferimento alla popolazione non autosufficiente e in stato di bisogno.

Molti degli anziani veneti – che hanno in media età elevata e sono spesso afflitti da più patologie e sono oggi, in tempo di coronavirus, i soggetti più a rischio – sono ospitati nelle 378 strutture Case di riposo (136 pubbliche e 242 private), distribuite nel territorio regionale.

Nelle Case di riposo in Italia e nella regione del Veneto, si sono registrati molti casi di persone positive al coronavirus, fra gli ospiti anziani ed operatori, con non pochi casi di decessi. Fra questi alla Residenza Ipab “Ottavio Trento” di Vicenza, reparto n. 6: sei morti e 16 positivi su 24 tamponi effettuati agli ospiti alla data di metà aprile 2020.

Nelle Case di riposo,  gestite da Ipab Vicenza, ovvero le Residenze  “ Girolamo Salvi” e “San Camillo” ,  “Ottavio Trento”, Residenza “San Pietro” ,  “Monte Crocetta” , “Parco Città” , Residenza per anziani autosufficienti “Proti- Vajenti- Malacarne (Casa protetta)” e nei Centri Diurni socio- sanitari ”Bachelet”,  “S. Pietro”,  “Villa Rota Barbieri” risultano complessivamente oltre 700 le persone ospitate, con circa 500 fra dipendenti delle diverse figure professionali e del personale di cooperativa e volontariato.

Per le IPAB del Veneto sono previste tipologie di oneri imposti dalla normativa vigente che gravano, in violazione dei principi di libera concorrenza, ed in forma notevolmente più pesante sulle stesse Ipab che non sulle Case di Riposo private che producono gli stessi servizi. Fra questi oneri c’è l’Irap.

L’IRAP, Imposta regionale sulle ATTIVITA’ PRODUTTIVE viene fatta pagare alle IPAB, Istituzioni Pubbliche di Assistenza e Beneficienza, nella misura dell’8,5%, diversamente che dai privati che la pagano nella misura del 3,25%, cioè il 40 per cento circa in meno.

La Regione del Veneto, in autonomia, ha facoltà di ridurre o azzerare l’aliquota IRAP per le Case di riposo.

Tutto ciò premesso si

INTERPELLA

IL SINDACO, primo responsabile della salute e dell’assistenza socio-sanitaria, per conoscere se:

–  è a conoscenza della normativa vigente che fa gravare sulla gestione delle RSA Case di Riposo Ipab l’Imposta Regionale delle Attività Produttive dell’8.50 per cento contrariamente che per le strutture private dove è limitata al 3,25%;

–  intenda intraprendere tutte le iniziative istituzionale e politiche nei confronti dell’istituzione Regione del Veneto che ha facoltà di intervento, per azzerare l’Irap per le Case di riposo  o perlomeno equipararla all‘importo del 3,25% per tutte, così come pagata dalle strutture private, per rendere più vantaggiosa l’offerta dei servizi alla popolazione anziana così duramente colpita dalla pandemia Covid 19 e dare un sostegno alla gestione economica delle Case di riposo pubbliche.

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