La questione dei ritardi per il Casello di Montecchio Maggiore agita in queste ore il dibattito politico veneto e vicentino. Facciamo ordine. Recentemente presente a Vicenza per l’inaugurazione della Bretella dell’Albera, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, è stato intervistato anche sui ritardi registrati in ambito della Superstrada Pedemontana Veneta. Il governatore (leggi qui) ha praticamente addossato gran parte delle colpe sul privato, reo a sua detta di aver accumulato fortissimi ritardi nella realizzazione e consegna del casello di Montecchio Maggiore nel vicentino.
In merito è poi intervenuta anche la consigliera vicentina Milena Cecchetto della Lega, ravvisando che gli intoppi nel completamento dell’opera sono causa di disagio per l’intero territorio.
nell’edizione di oggi de Il Corriere del Veneto vengono raccolte proprio le voci del territorio. “Un cantiere chiude, quello della bretella dell’Albera, variante alla strada provinciale 46 – si legge sul quotidiano -. Un altro non vede la fine, l’ultimazione del casello autostradale di Montecchio Maggiore, che dista dal capoluogo pochi chilometri. E i sindaci interessati, Montecchio con Gianfranco Trapula e Brendola con Bruno Beltrame, già interessati dalla cantieristica dell’alta velocità, esplodono.
«Le aperture della Pedemontana e del nuovo casello devono coincidere perché, in caso contrario, l’area dell’attuale casello si troverebbe paralizzata dall’enorme mole di traffico che si riverserebbe, senza alcuna possibilità di sfogo, in una zona che deve già fare i conti con i rallentamenti provocati dai cantieri Tav» dice Trapula.
Ma è Beltrame a rincarare la dose aprendo un focus sulla genesi del disagio. Dice: «Una delle maggiori cause dei disagi viabilistici della zona è dovuta al fatto che non sono state rispettate, da parte di Brescia-Padova, le scadenze annunciate all’apertura del cantiere. Se il nuovo casello fosse già operativo non ci ritroveremmo a dover affrontare così tanti problemi».
E ancora: “Così, se l’area di Montecchio non ospita la «battaglia delle cinque armate» del noto romanzo «Lo Hobbit» di Tolkien, poco ci manca. Lì, in pochi chilometri, convergono Tav, Pedemontana, autostrada e provinciale e soprattutto il traffico pesante da e per i distretti industriali dell’ovest vicentino”.