Oggi il Caso Donazzan-Faccetta Nera è approdato in consiglio regionale (qui il link alla seduta trasmessa in diretta streaming, dal minuto 56) grazie alla mozione di riserve presentata dall’opposizione, pare anche su consiglio della Lega, dopo le frasi sul fascismo dell’assessore veneto all’Istruzione. In realtà, nonostante le attese e la richiesta oggi in aula che il consiglio regionale prendesse una chiara posizione antifascista, il Presidente Zaia non ha partecipato alla discussione e la Lega, zaiani compresi, si è astenuta. Scontata la contrarietà di Fratelli d’Italia, la Lega era l’ago della bilancia e quindi la mozione non è passata, con esultanza di Joe Formaggio, rimproverato da Ciambetti. Del resto con le dimissioni di Donazzan lui dovrebbe rinunciare allo scranno in consiglio regionale e vogliamo pensare che sia questo il vero motivo dell’esultanza e non certo la sua adesione alle dichiarazioni nostalgiche dell’assessore. I consiglieri di centrodestra hanno condannato sì il fascismo ma non hanno ritenuto di dover condividere la presa di posizione dell’opposizione che chiedeva le dimissioni della Donazzan, parlando al limite di “ingenuità e inopportunità” della sua partecipazione a una trasmissione satirica. Nicola Finco, vicepresidente leghista del consiglio regionale ha chiesto a Donazzan di “rispettare le idee di tutti, anche di quelli che parlano di venetismo e indipendentismo che invece in passato ha subìto attacchi da parte della Donazzan” ma ha anche detto di aver sempre pensato che ci possa essere del buono e del cattivo da entrambe le parti.
Finco ha anche rinfacciato a Fratelli d’Italia di non aver difeso la Donazzan e ha detto che la maggioranza di centrodestra invece la difende e la sostiene ma le chiede di stare più attenta alle dichiarazioni e di rispettare di più le istanze autonomiste. L’assessore Giuseppe Pan (Lega) ha invitato la Donazzan a non andare più in queste trasmissioni ed occuparsi di più di lavoro e istruzione. Le scuse sono arrivate, ha sostanzialmente detto Marzio Favero (Lega), dopo un lungo ragionamento di ricostruzione storica, quindi ritirate la mozione. “Non è successo niente di nuovo – ha risposto Possamai (PD) – perché conosciamo le idee dell’assessore Donazzan, ma non è solo un tema di condanna storica, perché abbiamo visto tutti cos’è successo a Capitol Hill” facendo riferimento all’assalto al Campidoglio in USA aggiungendo che “oggi il termine antifascista ha un valore di rispetto della democrazia”.
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