Caso Donazzan, la difesa di Silvio Giovine che “dà i numeri” sulle ‘cose buone’ dell’assessore veneto

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Silvio Giovine in bianco e... nero
Silvio Giovine in bianco e... nero

Al termine di una settimana segnata, a livello politico locale ma anche nazionale, dalle polemiche per le parole dell’assessore veneto all’Istruzione Elena Donazzan sul fascismo e dalle numerose richieste di dimissioni da parte delle opposizioni, degli studenti e dei docenti, con una mozione di riserva da discutere la settimana prossima in consiglio regionale, l’assessore al Commercio e attività produttive di Vicenza, dove si è appena realizzato un nuovo rimpasto di giunta, interviene, su Facebook, in difesa della Donazzan, con cui era candidato in tandem alle regionali con Fratelli d’Italia, dando i numeri di quelli che a suo dire sono i risultati raggiunti dall’assessore veneto negli ambiti Istruzione e Lavoro e che quindi sarebbero motivi per continuare ad andare avanti nonostante le polemiche, a cui a dire il vero Giovine non accenna minimizzando di fatto quanto detto dall’assessore regionale sul fascismo, mentre per esempio lo zaino Villanova aveva almeno stigmatizzato le dichiarazioni rilasciate alla Zanzara sottolineando il buon operato dell’assessore. Donazzan ha fatto anche cose buone verrebbe da dire, parafrasando il refrain di certa destra su Mussolini.

“Sono in tanti a dare i numeri in questi giorni, ci provo anche io – scrive Giovine -.
: gli studenti e le imprese coinvolti sull’alternanza scuola lavoro.
: i giovani e gli over 30 che hanno trovato lavoro grazie alle misure di politiche attive.
: aziende e lavoratori beneficiari della formazione continua e dell’aggiornamento del capitale umano delle imprese.
: i ragazzi che possono frequentare gratuitamente i percorsi della formazione professionale veneta.
: i destinatari dei progetti per favorire il rientro dei nostri “cervelli in fuga”.
: le persone con disabilità collocate.
: le crisi aziendali complesse gestite.
: i lavoratori ricollocati attraverso l’outplacement.
: le programmazioni di fondi comunitari gestite, ricevendo sempre premialità finanziarie dalla Commissione Europea per risultati conseguiti ed efficienza amministrativa.

“Qualcuno chiede le tue dimissioni – conclude Giovine -. Ad occhio però sono più le persone che ti vogliono esattamente dove sei. Al servizio del Veneto e dei veneti”.