Caso Ellero con accuse malasanità ospedale Vicenza: “no all’archiviazione, li porterò davanti Corte Strasburgo”

1211
avvocato prof ed ex senatore Renato Ellero
avvocato prof ed ex senatore Renato Ellero

Nuovo capitolo del delicato e complesso caso Ellero a Vicenza, dopo una prima archiviazione e un’altra respinta, in cui l’ex senatore leghista Renato Ellero, avvocato e professore vicentino di origine veneziana accusa da un lato l’ospedale San Bortolo di malasanità, dall’altro alcuni tra i più importanti magistrati del foro di Vicenza di malagiustizia per aver “coperto” appunto il cattivo, a suo dire operato di infermieri e medici del nosocomio berico, a causa della cui negligenza (cioè aver sottovalutato un ictus) Ellero sarebbe stato reso emiplegico (cioè con una semi-paralisi) dopo il suo ricovero in pronto soccorso il 31 ottobre 2015 e poi in stroke unit.

Secondo Ellero le sue condizioni sarebbero state inizialmente sottovalutate, anche il secondo giorno di ricovero, e in più ci sarebbero state punture non ordinate dai medici e anche cartelle cliniche falsificate (cfr.«Insabbiate denunce contro S. Bortolo», Milioni su VicenzaToday: penalista Renato Ellero porterà le toghe di Vicenza e Trento davanti alla Corte europea).

A Trento l’ex procuratore della repubblica Antonino Cappelleri, oggi capo a Padova, il pubblico ministero Orietta Canova, il pubblico ministero Giovanni Parolin, il pubblico ministero Hans Roderich Blattner, il pubblico ministero Claudia Brunino e il gip Massimo Gerace, il quale oggi è in pensione, sono accusati di abuso d’ufficio grave e la scorsa primavera il gip ha respinto la richiesta di archiviazione disponendo ulteriori indagini.

Oggi 17 novembre Ellero, assistito dal suo legale, l’avvocato Francesco Delaini del foro di Verona, ha chiesto nuove indagini e si è opposto alla richiesta di archiviazione nei confronti dei medici Federica Ranzato, Novenia Perlotto e Giovanni Ciraso e delle infermiere Giliana Carli e Alessandra Casarotto. Secondo Ellero, intenzionato ad andare avanti fino alla corte di Giustizia di Strasburgo, uno dei periti dei medici indagati avrebbe detto, chiamando anche l’ospedale di Vicenza, “se ritiriamo la querela dobbiamo ammettere di aver sbagliato e pagare”. L’avvocato ha anche chiesto, senza ottenerle, una nuova perizia e la fonoregistrazione dell’udienza.

Ellero, che ha rinunciato alla causa civile, ha affermato di aver denunciato anche un’altra infermiera, che fece il turno di notte durante il suo ricovero, che gli avrebbe fatto due punture intramuscolo. “Se vogliono lo scandalo avranno lo scandalo” ha tuonato oggi dopo l’udienza. “Non ho preoccupazioni – aggiunge – dopo Trento andremo anche a Trieste”.