Tutelare chi ha fatto investimenti dall’Italia su Ftx. Questo l’obiettivo dell’azione di classe che l’associazione Codici ha deciso di avviare insieme alla Federazione Consumatori Italiana, nello specifico alle associazioni Aeci, Aiace ed Assoconfam.
Nei giorni scorsi si è registrato il crollo di Ftx e la fuga alle Bahamas del suo fondatore, Sam Bankman-Fried, causando problemi nel mondo della finanza. La piattaforma specializzata nello scambio di criptovalute avrebbe conseguito un buco di bilancio da 10 miliardi di dollari in seguito ad operazioni spericolate e un milione di persone sarebbero state derubate del loro denaro.
“Con il passare dei giorni – affermano i rappresentanti delle quattro associazioni riunite nella Fci – stanno emergendo nuovi dettagli che dimostrano non solo la complessità del caso, ma anche la gravità dello stesso.
Stiamo approfondendo la vicenda, anche per quanto riguarda le conseguenze a livello europeo e, nello specifico, per Cipro, vista la sospensione decisa dall’autorità di vigilanza cipriota dell’autorizzazione ad operare come impresa di investimento in capo a FTX (EU) Ltd.
Abbiamo deciso di avviare un’azione di classe per tutelare chi ha fatto investimenti su Ftx, una delle più importanti piattaforme ed oggi senz’altro la più discussa. Stiamo ricevendo numerose segnalazioni, anche da parte di privati e l’iniziativa messa in campo riguarda anche loro, non soltanto i consumatori. In attesa di nuovi sviluppi, anche in merito alla diffida alla società che stiamo inviando, invitiamo alla cautela. La situazione è caotica.
L’impatto sul settore delle criptovalute è notevole e per questo motivo bisogna agire con la massima prudenza. Da giorni si parla di un possibile effetto domino e continuamente si registrano casi di piattaforme che improvvisamente subiscono un crollo. Seguiremo anche questa vicenda, fornendo assistenza legale a chi pensava di aver fatto un investimento vantaggioso e teme ora di aver perso tutto”.
I consumatori ed i privati che hanno fatto un investimento su Ftx possono richiedere chiarimenti ed assistenza alle associazioni riunite nella Fci. Per quanto riguarda Codici, è possibile inviare un’e-mail all’indirizzo segreteria.sportello@codici.org oppure telefonare al numero 06.55.71.996.