Caso “Ripudio del fascismo”, Sbrollini a Berengo: “ripensaci”

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Se una persona ritiene di non essere fascistascrive la senatrice Pd Daniela Sbrollini – non ha motivo di preoccuparsi di sottoscrivere una dichiarazione di “antifascismo”. Chiamarla “clava” è già un modo per “manganellare politicamente” chi non si attiene ad una Costituzione che è dichiaratamente non fascista ed antifascista.

Chi vuole cambiare la sacrosanta norma voluta dal Sindaco Variati cerca di cambiare la storia e di non vedere la cronaca di questi tempi. Cosa sono quei cittadini che girano per gli stadi e per le piazze inneggiando al nazifascismo, chi saluta i poveri defunti al grido di camerata, chi si fregia di svastiche e soli neri, chi disconosce la shoah, chi tenta di rivedere la storia degli eccidi e dei lager, chi ruba le “pietre d’inciampo”?

Cosa sono se non fascisti? E quindi mi auguro che il Consigliere Comunale Andrea Berengo ritiri la proposta di Modifica del Regolamento per l’occupazione degli spazi e delle aree pubbliche.

La formula dell’accettazione di un “ripudio del fascismo” per ottenere l’autorizzazione ad utilizzare spazi pubblici a fini di propaganda politica è una sacrosanta richiesta. Vicenza, medaglia d’oro per la Resistenza oltre che per il Risorgimento, ribadisca quanto dovrebbe già essere nel DNA di tutti.