Cassa integrazione, Il Sole 24 Ore: “In crescita del 23%. Da Biella ad Ascoli le aree più colpite”

140
Carenza manodopera aziende venete cassa integrazione

Aumentano le ore di cassa integrazione chieste dalle imprese“. Il Sole 24 Ore in edicola oggi apre così il “Primo Piano” dedicato ai mutamenti del mondo del lavoro in Italia.

Nei primi nove mesi del 2024 sono state autorizzate oltre 350milioni di ore di ammortizzatori sociali: il 23,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2023. La fetta più grossa di questi strumenti di sostegno al reddito dei lavoratori, per sospensioni o riduzioni dell’attività, è rappresentata dalla cassa integrazione ordinaria, che vede salire le ore autorizzate, su base annua, del 30 per cento. A soffrire di più sono il comparto pelli, cuoio e calzature, nel quale le ore autorizzate sono cresciute su base annua del 139,4%, l’abbigliamento (+124,7%), il tessile (+74,6%), la meccanica (+48,3%)”.

Il Sole fornisce anche un quadro territoriale, dell’andamento del ricorso alla cassa integrazione nelle regioni italiane, ovvero dove “il rallentamento della produzione o dell’export morde più duramente: la variazione più elevata, rispetto al numero di ore richieste, si registra a Lecce (+275%), seguita da Biella (+188%) e Sondrio (181,6%). Colpiscono anche gli aumenti di Reggio Emilia (+142%), Arezzo (+130,6%), Ascoli Piceno (+111,5%). Se si mette in relazione la richiesta di ammortizzatori con il numero di aziende presenti nel territorio, si scopre che in provincia di Belluno sono state autorizzate in media 279,7 ore di cassa integrazione per impresa. A Biella la media è di 239,9 ore per impresa, a Taranto è di 200,9 ore.

Le ore richieste di ammortizzatori non sono quelle poi effettivamente fruite dalle imprese: il tiraggio, ovvero la misura delle ore utilizzate, disponibile nei dati Inps solo per il periodo gennaio-luglio 2024, è stato del 23,9% per la Cig ordinaria, del 22,8% per la cassa integrazione straordinaria, del 50,9% per la cassa in deroga”.

Fonte: Il Sole 24 Ore