“Siamo al conto alla rovescia verso la trasformazione definitiva di Cattolica. Quel che ne uscirà, sarà una società che risponde alle regole di mercato e beneficia dell’ingresso di due players a livello mondiale, come Generali e Buffet”. Lo afferma in un comunicato Giorgio Pasetto, Presidente Area Liberal.
“Ne trarrà vantaggio il futuro della stessa Cattolica e quindi direttamente azionisti, soci e risparmiatori. Tutto bene? Quasi.Perchè viene completamente archiviata una storia di legame stretto con Verona e con questa la città perde un pezzo (uno degli ultimi pezzi) della sua identità economica. Sbaglia, però, chi pensa nostalgicamente a quando Cattolica era punto d’incontro e di spartizione tra i poteri cittadini, che andavano dalle cordate connotate politicamente, alle influenze della Curia”.
“Proprio lì è stato il problema – conclude Pasetto – in una città che non sa mettersi in gioco col suo sistema imprenditoriale, magari attraverso un’istituzione comunale che faccia da collettore di forze, invece che da misera pedina a tutela di piccoli interessi politici. Verona ha perso e continua a perdere pezzi, dalle progettualità mancate, vedi Arsenale e traforo, all’aeroporto, partendo prima ancora dalle banche. E la fiera? Cosa facciamo? Silenzio…”.
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