Catturata la ‘Lupa del Piave’: assessore alla Caccia del Veneto Cristiano Corazzari invoca il declassamento del lupo da specie protetta

356
Lupa del Piave
Lupa del Piave

Si è conclusa con successo nella notte l’operazione di cattura della “lupa del Piave”, un esemplare femmina di un anno e mezzo, segnalata dai residenti della provincia di Treviso cento volte in tre mesi per i suoi comportamenti anomali e confidenziali con le persone. La cattura è stata eseguita in seguito alle numerose segnalazioni raccolte dagli uffici della Giunta regionale e trasmesse all’ISPRA e al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), con la richiesta di mettere in sicurezza l’animale per evitare ulteriori rischi di interazione con la cittadinanza.

Cristiano Corazzari assessore allo sport caccia cultura Veneto
Cristiano Corazzari assessore allo sport Veneto

L’assessore alla Caccia, Cristiano Corazzari, che ha seguito l’intera vicenda, ha sottolineato la complessità dell’operazione, coordinata dalla Regione del Veneto e condotta da un team multidisciplinare. Il gruppo di lavoro includeva la squadra catture dell’Università di Sassari, coordinata dal Prof. Apollonio, la Polizia Provinciale di Treviso e Belluno, e il Servizio Veterinario dell’ULSS n. 2 Marca Trevigiana. Essenziale è stata anche la collaborazione dei cittadini, dei sindaci dell’area del Piave e della Parrocchia di Ormelle, che ha fornito gli spazi per la base logistica e operativa.

“L’operazione di cattura della Lupa del Piave ha richiesto una pianificazione certosina,” ha dichiarato Corazzari. “Un intervento complesso che ha dimostrato la professionalità degli uffici regionali, delle Polizie Provinciali e della squadra di cattura dell’Università di Sassari.” Corazzari ha inoltre evidenziato la necessità di rivedere lo status del lupo come specie particolarmente protetta. Sebbene le autorizzazioni siano state ottenute in tempi ragionevoli, la procedura si è rivelata incompatibile con la tempestività necessaria in tali situazioni. “Credo sia importante arrivare al declassamento dell’attuale status del lupo,” ha aggiunto Corazzari, “per ottenere uno snellimento operativo e burocratico.”

Dopo la cattura, la lupa è stata sottoposta a una visita veterinaria per accertarne lo stato di salute, con prelievi per analisi genetiche e una radiografia, per garantire il benessere dell’animale.