CBD: in cosa consiste e come usare il cannabidiolo

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CBD o cannabidiolo, una delle sostanze presenti nella Cannabis
CBD o cannabidiolo, una delle sostanze presenti nella Cannabis

Chi vive con una condizione cronica come dolore o ansia ha sicuramente sentito parlare del CBD (o cannabidiolo). Il mercato di questo prodotto ha subito un’impennata negli ultimi anni, oltre che una discreta pubblicità, fatta anche da siti autorevoli come l’Ansa.

Nonostante l’aumento della sua notorietà, molte persone ancora si chiedono cosa sia realmente il CBD, come possa aiutarli e se sia addirittura legale.

Cos’è il CBD?

CBD è la sigla che indica il cannabidiolo, composto attivo che si trova all’interno della pianta di cannabis. L’altro composto, sicuramente più noto, è il THC (tetraidrocannabinolo), la parte psicoattiva della cannabis e che causa ciò che i consumatori di marijuana chiamano “sballo”.

Anche se non psicoattivo, il CBD offre gli stessi benefici medici del THC. Ciò permette ai consumatori di sfruttarli senza di contro subire la sensazione di sballo derivata dall’assunzione di THC.

I prodotti CBD derivati dalla cannabis, come quelli offerti da https://www.cbd-vital.it/, così come quelli che contengono THC, mostrano una maggiore efficacia rispetto alla fibra di canapa. Chi vive in Stati dove la marijuana medica è stata legalizzata, può beneficiare dei prodotti contenenti CBD derivato dalla canapa industriale.

Per quali disturbi il cannabidiolo è indicato?

Nonostante le ricerche sui reali benefici del CBD non sono molte, i pochi risultati hanno confermato la sua efficacia. In alcuni studi è stato scoperto che può essere efficace alle persone che soffrono di varie condizioni di salute mentale, tra cui:

  • Ansia
  • Disturbo post-traumatico da stress
  • Schizofrenia
  • Dipendenza.

Secondo i suddetti studi, la sua efficacia si allarga anche ai disturbi prettamente fisici, come l’artrite, ma è anche ottimo come antinfiammatorio.

Come usarlo

Sul mercato esistono diverse forme di cannabidiolo, ognuna indicata alla destinazione d’uso più congeniale alle specifiche esigenze. Le tipologie più comuni sono:

  • Oli e tinture: sono liquidi in cui è stato infuso il CBD. Devono essere presi sotto forma di gocce sotto la lingua perché la mucosa orale, essendo composta anche da minuscoli capillari, assorbe velocemente i composti contenuti negli oli e tinture. Sono un’ottima scelta per chi ha difficoltà ad assumere pillole o capsule.
  • Capsule e pillole: vengono utilizzate dalle persone che soffrono di disturbi convulsivi e problemi di digestione. Rispetto a oli e tinture, l’effetto del CBD assunto tramite capsule e pillole si manifesta dopo maggiore tempo.
  • Creme e lozioni: i topici che contengono CBD vengono utilizzati nel trattamento di dolori muscolari e articolari. Sono ottimi anche per il trattamento di eczema e psoriasi.
  • Caramelle gommose: sono il metodo più popolare per assumere CBD. Hanno dalla loro il vantaggio di essere gustose, convenienti e, soprattutto, portatili. Inoltre, il dosaggio è sempre quello giusto.
  • Svapo: è l’olio di CBD vaporizzato e che viene assunto attraverso apposite sigarette elettroniche. È il metodo più veloce per sperimentarne gli effetti benefici. I composti contenuti all’interno del liquido vengono direttamente assorbiti tramite inalazione dai polmoni e mandati dentro il flusso sanguigno.

Quanto CBD Cannabidiolo assumere?

Inizialmente, la raccomandazione è quella di un dosaggio basso, da aumentare lentamente col passare del tempo. Controllare sempre le variazioni di CBD contenuto all’interno dei differenti prodotti. Molta attenzione va prestata quando si cambia confezione oppure tipologia di utilizzo.