Vicenza ricorda il centenario della nascita di Luigi Meneghello, uno dei principali scrittori vicentini e italiani del Novecento, con alcune iniziative create e programmate dalla Biblioteca Bertoliana, dall’Assessorato alla Cultura del Comune e dal Comitato Nazionale per le celebrazioni meneghelliane.
La presentazione del ciclo di eventi sul centenario di Meneghello è stata fatta in una conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Cordellina, sede della biblioteca comunale, con la partecipazione della presidentessa Chiara Visentin e dell’assessore Simona Siotto.
“Di Gigi Meneghello – ha ricordato Siotto (in video le sue dichiarazioni a ViPiu.it) – in Bertoliana abbiamo tantissimi ricordi, tantissime donazioni, libri e scritti. In questa occasione andava ricordato lui che ha lasciato tanto ai giovani, un partigiano, uno scrittore che amava tantissimo il dialetto veneto che ha fatto salire agli onori di una lingua bella che c’è sempre più voglia di conoscere e di studiare. noi lo ricordiamo con alcuni incontri culturali, anche in collaborazione con le scuole ed in particolare con una mostra ospitata in Biblioteca. Una mostra nuova che vuole ricostruire l’uomo, vuole mostrarcelo anche nei drammi che ha vissuto e anche in relazione alla grandezza della donna che è stata sua moglie. Era una grande persona, ci può insegnare ancora molto e vogliamo che tutta la città ricordi questo grande vicentino.”
Il programma delle celebrazioni è stato presentato da Chiara Visentin: “I grandi anniversari come questo centenario sono buone occasioni di rilettura dei testi dei grandi autori. La Bertoliana conserva l’archivio donato dallo scrittore e dai suoi familiari in due riprese, nel 1999 e nel 2015, e celebra il nostro Meneghello cercando di raccontarne le molteplici sfaccettature tra libri, esperienze di vita, amicizie e relazioni epistolari. Siamo orgogliosi di avere organizzato un programma che coinvolge tutti, adulti, ragazzi dei licei, bambini.”
L’evento centrale delle celebrazioni è una mostra che approfondisce temi inconsueti per lo scrittore maladense. Intitolata “Il riserbo, la scrittura: la Shoah di Katia e Luigi Meneghello”, sarà inaugurata il 17 dicembre alle 11 al piano terra di Palazzo Cordellina. Curata da Luciano Zampese, docente di linguistica italiana all’Università di Ginevra e uno dei più profondi studiosi dello scrittore, l’esposizione esplora un Meneghello inedito, autore di tre articoli sullo sterminio degli ebrei pubblicati, con lo pseudonimo di Ugo Varnai, dalla rivista bimestrale Comunità di Adriano Olivetti tra il dicembre 1953 e l’aprile 1954, che costituiscono un eccezionale resoconto del libro “The final solution” di Reitlinger e sono stati la prima operazione di divulgazione e la prima sintesi della storia della Soluzione finale presentata al pubblico italiano. Un’ampia sezione della mostra sarà dedicata a Katia Bleier (la moglie di Meneghello, perseguitata dai nazisti) e alla sua famiglia, con documenti inediti resi disponibili da Fina e Giuseppe Meneghello, eredi del patrimonio fotografico e documentario dello zio.
Il programma è completato da presentazioni di libri, di documenti custoditi in Bertoliana, da una lezione in collaborazione con Istrevi e da incontri in alcune scuole, fra le quali il Liceo “Antonio Pigafetta” di Vicenza, dove ha studiato Meneghello.
La mostra sarà aperta a ingresso gratuito dal 17 dicembre 2022 al 29 gennaio 2023, dal martedì alla domenica con orario 10-13; 15.30-18.30 (chiuso il lunedì e i giorni 25 e 31 dicembre 2022; 1 gennaio 2023).