Centomila euro per spianare 8 dossi, Nicola Fantin (DaP): “buttati via per cancellare il passato”

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Quando abbiamo letto che l?assessore Ciceroè scritto in una nota di Nicola Fantin, presidente Da Adesso in poi – intendeva spendere 100.000 euro per spianare 8 dossi abbiamo provato a chiederci: che cosa si potrebbe fare di più utile con quei soldi? Ma, soprattutto, perché spendere per distruggere? Perché alla fine proprio questa sembra la strategia alla base degli interventi dell?Amministrazione: sprecare i soldi dei cittadini per demolire ciò che è stato fatto nel mandato precedente, ma senza una linea e senza un progetto, per il puro gusto di cancellare il passato. </br>100.000 euro è una cifra importante, tanto più in tempi di grande difficoltà per le casse comunali, buttarli via per togliere i dossi è frutto di una scelta totalmente demagogica. 
Proviamo a fare qualche esempio concreto di che cosa si potrebbe fare con quella cifra: con 100.000 euro, ad esempio, potremmo asfaltare 1 km e 200 m di strada con fresatura e ripristino del manto d?usura, con una larghezza di 6 m, per una superficie complessiva di 7200 mq. Di cui poco meno di 30.000 euro per la fresatura, 57.000 per l?usura, poco meno di 7.000 per l?emulsione, circa 5.000 per gli oneri discarica, poco più di 1.000 per segnaletica orizzontale e strisce pedonali, 1.800 euro per il rialzo dei chiusini. 
Solo per citare alcune delle strade su cui i cittadini hanno richiesto l?intervento dell?Amministrazione, si potrebbe sistemare un altro tratto di Strada Settecà, oppure via Vajenti all?Anconetta e via Vico in zona San Marco, che sono nell?elenco delle strade da asfaltare ormai da moltissimo tempo. Insomma si potrebbe intervenire per migliorare la situazione e andare incontro ai cittadini, invece che utilizzare i quattrini per soddisfare i desideri di distruzione dell?assessore Cicero. 
Ma al di là del tema economico, l?assessore Cicero è veramente sicuro che togliere i dossi, ovunque ed indiscriminatamente, sia la scelta giusta? Ogni settimana leggiamo di pedoni investiti, spesso sulle strisce, da auto che correvano troppo. Demolire gli attraversamenti rialzati è un errore perché creerà enormi difficoltà ai pedoni e aumenterà moltissimo i rischi.  Basti pensare, ad esempio, all?ipovedente o al non udente o alle persone con capacità motorie limitate o nulle, agli anziani o ai bambini o alle famiglie con relative carrozzelle, carrozzine, passeggini. 
Tra l?altro, tutto il mondo sta andando nella direzione opposta: chiunque giri al di fuori di Vicenza sa che, non solo nelle città italiane, ma in quelle di tutta Europa, i dossi sono uno strumento sempre più utilizzato per consentire l?attraversamento in sicurezza. 
L?assessore Cicero ha detto che il principale motivo alla base della sua scelta è stata la richiesta da parte del 118 per le difficoltà causata alle ambulanze. C?era una soluzione molto più semplice, già adottata da tantissime città italiane: perché non allungare la rampa, rendendo quindi più dolce il pendio? Gli esperti di mobilità sanno benissimo infatti, che la sicurezza è data dall’aspetto psicologico di invasione di un’area destinata al pedone molto più che dall’effettivo rallentamento delle auto. E a questo punto, ci viene da chiedere: l?assessore Cicero è davvero un esperto di mobilità? O addirittura un tecnico, come lo definisce il Sindaco Rucco?