Cda Centrale del Latte d’Italia approva semestrale top grazie anche a Vicenza: utile, crescita di margini e fatturato

Fatturato consolidato a 93,0 mln di Euro (+5,8% vs 88,0 mln di Euro al 30/06/2019) MOL (EBITDA) a 9,7 mln di Euro (+344,1% vs 2,2 mln di Euro al 30/06/2019) Risultato operativo (EBIT) a 4,2 mln di Euro (+252,5% vs -3,0 mln di Euro al 30/06/2019) Risultato netto a 2,4 mln di Euro (166,1% vs -3,6 mln di Euro al 30/06/2019)

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Centrale del latte di Vicenza
Centrale del latte di Vicenza

Il Consiglio di Amministrazione della Centrale del Latte d’Italia S.p.A. (“CLI”) – società quotata al segmento Star di Borsa Italiana e oggi terzo player italiano del mercato del latte fresco e a lunga durata, ha approvato i risultati al 30 giugno 2020 (includono quelli dell’inglobata Centrale del latte di Vicenza, ndr).

Il Gruppo registra un fatturato consolidato di 93,0 mln di Euro nel primo semestre 2020 rispetto agli 88,0 mln di Euro al 30/06/2019, con un incremento del 5,8%.

Per ciò che riguarda l’EBITDA del primo semestre, questo si attesta a 9,7 mln di Euro contro i 2,2 mln di Euro al 30/06/2019, con un deciso aumento pari al 344,1%, ed il risultato operativo netto (EBIT) al 30/06/2020 risulta pari a 4,2 mln di Euro, in netto miglioramento rispetto al dato negativo di -2,9 mln di Euro al 30/06/2019 (+242,9%).

Per effetto di queste rilevanti performance il Gruppo registra nel primo semestre 2020 un utile netto dopo le imposte pari a 2,4 mln di Euro (conteggiati anche ammortamenti per un importo pari a 5,1 mln di Euro), contro una perdita di -3,6 mln di Euro al 30/06/2019, risultato ampiamente migliorativo rispetto a quanto indicato nel Piano Industriale al 2022 approvato lo scorso 10 febbraio. 

Migliora di 7,9 mln di Euro la posizione finanziaria netta del Gruppo al 30/06/2020 che passa da -77,3 mln di Euro del 31/12/2019 a -69,4 mln di Euro principalmente a seguito dell’aumento della redditività.

Centrale del Latte d’Italia ha confermato, pur in un periodo di grande instabilità determinato dalla pandemia, un andamento positivo fin dal primo trimestre 2020. I tre mesi successivi hanno confermato e amplificato il risultato positivo sia in termini di crescita del fatturato che di marginalità e creazione di valore per i propri azionisti, determinato anche dalle attività di contenimento dei costi già incluse nel piano.

Su questo versante si è registrato il forte decremento di alcuni costi per l’approvvigionamento di beni e servizi, primo fra tutti quello relativo al costo della materia prima ed il packaging.

Ad esaltare il trend positivo evidenziato, hanno contribuito in maniera significativa le sinergie con il Gruppo Newlat Food entrato ad aprile nel capitale della società, e continueranno a portare benefici nel corso di tutto l’anno.

In estrema sintesi gli aspetti che hanno caratterizzato il semestre 2020 sono:

  1. Il confronto con il Piano Industriale evidenzia un trend molto positivo e oltre le aspettative, grazie anche al considerevole impulso derivante dall’ingresso nel gruppo Newlat food S.p.A. Il piano prevedeva la valorizzazione dei progetti varati nel 2019 inaugurando nuove attività mirate alle esigenze dei consumatori; ribadiva la volontà di innovare attraverso le linee di prodotti con marcate caratteristiche salutistiche –  dal biologico, al delattosato, al funzionale – ; contemplava il miglioramento della redditività con l’entrata in vigore del nuovo listino clienti e la razionalizzazione di molti costi gestionali.
  2. Il confronto con il primo semestre 2019 risulta ampiamente positivo principalmente per tre specifici fattori: il prezzo della materia prima che è sceso ad un livello sostenibile nel 2020, il prezzo medio di vendita che risulta essere migliore grazie al nuovo listino entrato in vigore a fine 2019, un generale ridimensionamento di tutti i costi.
  3. Con l’avanzare della stagione turistica si è evidenziato il basso livello delle attività del settore Horeca; il canale del Trade più Tradizionale ha registrato uno stato generale di debolezza gestionale ed economica.
  4. Il consumo di Latte Fresco ha subito un rallentamento notevole, mentre i prodotti ESL e soprattutto quelli a lunga conservazione hanno registrato un passo in avanti inedito; i volumi ed i fatturati dei prodotti commercializzati sono cresciuti, grazie ad un loro maggiore impiego in ambito familiare, con particolare slancio di mozzarella, burro e uova; in difficoltà il canale Conto Terzi per la GDO e l’Industria.

Andamento del titolo della Centrale del Latte d’Italia S.p.A.

Il titolo Centrale del Latte d’Italia ha fatto registrare nel primo semestre 2020 una performance particolarmente positiva, sia in termini assoluti (+7,02%) che in termini relativi con un +17.2% rispetto all’indice del segmento STAR (-10.18% dal 1/1/2020 al 30/6/2020).

Se confrontato con l’indice generale Mid-Cap del mercato borsistico italiano (-18.17% dal 1/1/2020 al 30/6/2020), il titolo CLI segna un +25,19% di performance relativa nel medesimo periodo di riferimento. In valore assoluto, il titolo Centrale del Latte d’Italia ha chiuso le negoziazioni il 30/06/2020 al prezzo di €2.58, circa il -3% sotto al livello massimo fatto registrare nel primo semestre dell’anno (€2.66), ed ampiamente sopra al minimo registrato nel medesimo periodo di riferimento (+44% vs. €1.79).

Eventi successivi al 30 giugno 2020

Dal 20 luglio 2020 ha effetto la fusione per incorporazione in Centrale del Latte d’Italia S.p.A. delle società Centrale del Latte di Vicenza S.p.A. e Centrale del Latte della Toscana S.p.A. La fusione per incorporazione ha effetto fiscale e contabile retroattivo a partire dal 1° gennaio 2020.

Il 9 Luglio 2020 è stata deliberata dal CDA la convocazione dell’assemblea degli obbligazionisti per il giorno 9 settembre 2020 per la modifica del regolamento e per la delibera del rimborso anticipato.

Nel corso del mese di luglio, Centrale del Latte d’Italia ha ricevuto un finanziamento di 31,2 milioni di Euro da parte di MPS e Deutsche Bank con scadenza 30 giugno 2026 da utilizzarsi per il rimborso dell’indebitamento esistente compreso il rimborso anticipato del Prestito Obbligazionario.

Nel corso del mese di luglio (1° luglio) è stato deliberato un finanziamento di 5,0 milioni di Euro da parte di BPM con garanzia CDP.

Il giorno 16 luglio è avvenuta la cooptazione della Dott.ssa Anna Claudia Pellicelli in qualità di Consigliere Indipendente a seguito delle dimissioni di Antonella Mansi pervenute in data 29 giugno.

Incarichi

Si rende noto che la società ha nominato Angelo Mastrolia quale Amministratore esecutivo responsabile dell’internal audit.

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Il Gruppo Centrale del Latte d’Italia e Newlat Food, azionista di maggioranza dal 1° aprile 2020, rappresentano oggi il terzo operatore italiano del settore Milk & Dairy. 

Newlat Food è un Gruppo industriale di successo leader nel settore agroalimentare, presente in 60 paesi con i prodotti lattiero-caseario, pasta e prodotti da forno, prodotti senza glutine e baby food.

Gruppo Centrale del Latte d’Italia, con 4 stabilimenti produttivi e circa 415 dipendenti, il produce e commercializza circa 120 prodotti che vanno dal latte e suoi derivati agli yogurt e alle bevande vegetali che vengono distribuiti con i marchi TappoRosso, Mukki, Tigullio e Vicenza sui territori di riferimento attraverso oltre 16.000 punti vendita sia della grande distribuzione che del commercio tradizionale.

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