I residenti del quartiere dei Pomari ieri, 18 dicembre, si sono mobilitati affinché vengano ridimensionati i progetti per la realizzazione di due nuovi centri commerciali a cui sono interessate Agrifutura e Incos Italia (a cui abbiamo chiesto un commento, ndr) nelle aree ancora verdi di via Soldà (cfr. “Mobilitazione e presidio di residenti contro i centri commerciali ai Pomari“).
Fermiamo i signori del cemento dopo la passeggiata e il presidio al cantiere, scrive nella nota che pubblichiamo il Comitato Pomari, insieme alle foto inviateci gentilmente da Maurizio Morelli, sulla manifestazione organizzata insieme a Circolo Noi S. Lazzaro, Civiltà del Verde, Legambiente Vicenza Aps -.
Da oltre due anni stiamo seguendo la procedura di Valutazione di Impatto Ambientale riguardante la realizzazione di due nuovi capannoni commerciali tra via Soldà, via Fermi e via Onisto da parte di Incos Italia – Agrifutura.
Il 20 dicembre è la scadenza per l’invio della seconda tornata di osservazioni al progetto. L’ultima proposta dei signori del cemento prevede una compensazione farsa nelle aree verdi già esistenti in quartiere. Le ruspe sono dietro l’angolo: se il Comune e poi la Commissione VIA dovessero accettare questa compensazione verrebbe dato il nullaosta ai lavori.
Per questo era necessario che la popolazione facesse sentire apertamente la propria contrarietà a questo progetto, mostrando anche al Sindaco Rucco che i Pomari rifiutano il cemento!
Siamo partiti sabato 18 dicembre alle 15 dal piazzale della Chiesa di s. Lazzaro in via da Palestrina, vicenza, per una passeggiata fino al cantiere per dimostrare ancora una volta che quell’area non si tocca, gli unici lavori possibili devono essere quelli del Parco.
Nessuna falsa compensazione, rifiutiamo cemento e speculazione
La cementificazione dell’ultimo lembo di terra presente ai Pomari serve solo ad arricchire le tasche dei signori del cemento mentre porterà gravissime conseguenze ambientali alla città. Lo avevamo già detto nel febbraio 2020, ora lo ripetiamo perché non è cambiato nulla: le attuali compensazioni non sono altro che una farsa.
La popolazione ha partecipato insieme ai comitati a supporto presenti con i loro rappresentanti, come documenta il servizio fotografico di Maurizio Morelli, per fermare i progetti prima che vengano approvati definitivamente!
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