Centri per l?impiego, Regione: investiti 4,5 mln. Elena Donazzan: “95 assunzioni”

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La Regione Venetoinforma una nota stampa – investe sui centri per l?impiego e sul relativo personale assumendo entro il 2020 un centinaio di nuovi operatori. Con delibera n. 1332/2018 la Giunta Regionale del Veneto ha preso atto del piano dei fabbisogni di personale per il triennio 2018-2020 di Veneto Lavoro, l?ente strumentale che ha assunto la gestione degli ex centri provinciali: il piano prevede l?assunzione in un triennio di 95 operatori del mercato del lavoro, oltre alla stabilizzazione di 15 lavoratori precari e alla sostituzione dei dipendenti in uscita nei prossimi anni, per una spesa complessiva di circa 4,5 milioni di euro in parte finanziati da risorse statali.

?Vengono così potenziati i servizi dei Centri per l?impiego rivolti a tutti i disoccupati per favorire la partecipazione alle politiche attive ed al lavoro ? sottolinea l?assessore regionale al lavoro Elena Donazzan – Il piano di assunzioni che Veneto Lavoro attuerà nei prossimi tre anni ha l?obiettivo di colmare le esigenze di organico, dotando i Centri per l?impiego del Veneto di personale qualificato e professionalmente in grado di garantire gli standard di qualità ed efficienza che fanno del Veneto una delle regioni più virtuose in Italia.?

Il piano rappresenta lo strumento programmatico, di natura flessibile, che rileva le esigenze di reclutamento e gestione delle risorse umane necessarie all?organizzazione di Veneto Lavoro, ente al quale, in base alla legge di bilancio statale 2018 e alla legge regionale n. 45/2017, sono state trasferite le funzioni in materia di servizi per l?impiego e il relativo personale. Al fine di rendere completo e definitivo il passaggio dei Centri per l?impiego alla gestione di Veneto Lavoro, che già ha in carico il coordinamento operativo degli stessi, fino al 31 dicembre 2018 è previsto un periodo transitorio durante il quale l?amministrazione del personale rimarrà in carico alle Province del Veneto e alla Città Metropolitana di Venezia.

?Il rafforzamento del personale dei Centri per l?Impiego è iniziato nel corso del 2018 con il progetto di formazione degli operatori del mercato del lavoro e trova completamento con nuove assunzioni e stabilizzazioni del personale con contratti a termine?, fa notare Donazzan.

Il Piano prevede per il 2018 l?assunzione di 49 lavoratori e la stabilizzazione di 15 unità, di cui 41 di categoria C, 21 di categoria D e 2 dirigenti, per una spesa complessiva di 2,6 milioni di euro. Per il 2019 sono previste 40 assunzioni, mentre altri 6 dipendenti saranno assunti nel 2020, per un totale complessivo nel triennio di 95 nuove assunzioni e 15 stabilizzazioni. Nei limiti di spesa consentiti saranno inoltre sostituiti i lavoratori in uscita da Veneto Lavoro a partire dal 2018.

Con il trasferimento dei dipendenti dei Centri per l?impiego, la dotazione organica di Veneto Lavoro comprende attualmente 408 dipendenti.

Al piano di assunzioni si affianca il programma di rafforzamento delle competenze degli operatori, per il quale la Regione ha stanziato complessivamente 1,1 milioni di euro. Il progetto formativo, gestito da Veneto Lavoro e attualmente in corso di svolgimento, prevede interventi focalizzati sulla presa in carico del lavoratore, in termini di assistenza nel rilascio della dichiarazione di immediata disponibilità (DID) e di stipula del patto di servizio personalizzato, sul rinvio alle politiche attive, su servizi di incontro domanda-offerta di lavoro per le imprese e sul collocamento mirato dei lavoratori con disabilità.

Circa 380 dipendenti dei CPI del Veneto sono già stati coinvolti nelle attività previste dal primo modulo dedicato al colloquio e alla presa in carico. Ogni operatore ha svolto 15 ore di formazione distribuite su tre settimane, di cui 6 ore d?aula, 6 ore di accompagnamento individuale e 3 ore di accompagnamento di gruppo. La seconda fase, dedicata ai servizi di incrocio domanda/offerta, ha preso avvio il 17 settembre scorso e si concluderà a dicembre 2018. Nel 2019 si svolgeranno le ultime due fasi di formazione sulle politiche attive e su disabilità e svantaggio.