
Prenderanno il via domani, martedì 1 aprile 2025, i lavori per la riqualificazione del Centro Trasfusionale di Bassano del Grappa, che manterrà l’abituale collocazione al piano terra dell’ospedale San Bassiano ma sarà completamente ristrutturato e ampliato, con un investimento di oltre 770 mila euro da parte dell’ULSS 7 Pedemontana finanziato dalla Regione del Veneto.
Al suo interno sarà collocata infatti una sala per le donazioni più grande, con 11 postazioni (contro le attuali 8) e una sala di attesa dedicata ai donatori (che non dovranno quindi più attendere sulle sedute in corridoio dell’ospedale come avviene oggi), che potranno contare anche su una maggiore privacy durante la compilazione dei questioni e su percorsi più ordinati. Il tutto in un ambiente rinnovato per quanto riguarda controsoffitti e rivestimenti e dotato di un nuovo impianto di areazione.
Per consentire l’esecuzione dei lavori, l’attività del Centro Trasfusionale di Bassano sarà temporaneamente trasferita presso il Centro Trasfusionale di Marostica, anche questo già oggetto di un recente intervento di riqualificazione e ampliamento del valore di oltre 180 mila ero.
Pertanto da martedì 1 aprile a giovedì 3 aprile non potrà essere effettuata l’attività di raccolta al fine di consentire il trasloco: l’attività riprenderà dunque il giorno 4 aprile presso la sede di Marostica seguendo la programmazione già definita per la sede di Bassano.
La conclusione dei lavori presso la sede del San Bassiano è prevista entro il mese di settembre.
“Siamo consapevoli che questo passaggio potrebbe creare un disagio per i donatori – commenta il Direttore Generale dell’ULSS 7 Pedemontana Carlo Bramezza – tuttavia si tratta di un intervento necessario e non più rimandabile per mettere loro a disposizione un nuovo Centro Raccolta più accogliente e funzionale all’attività di donazione. Abbiamo un grande rispetto per l’impegno e la generosità dei donatori di sangue, tanto è vero che per il Centro Trasfusione di Bassano e quello di Marostica abbiamo investito complessivamente poco meno di 1 milione di euro. Crediamo infatti che fosse doveroso mettere loro a disposizione una struttura più moderna e accogliente, che ci aspettiamo possa anche agevolare in modo concreto l’attività della donazione”.