Centrosinistra, Schlein tesse tela in Parlamento: fronte comune contro autonomia e riforme

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Elly Schlein passa da un capanello all’altro in Transatlantico tra i sorrisi dei suoi. Chiusa la campagna elettorale delle europee – anche se sta per aprirsi quella dei ballottaggi nei comuni – la segretaria del Pd riprende le fila del lavoro di opposizione in Parlamento.

E lo fa da rapporti di forza nuovi dopo il buon risultato delle europee. Si intrattiene con Benedetto Della Vedova e Riccardo Magi, reduci dalla delusione elettorale per Stati Uniti d’Europa. “Mi ha chiesto dell’Albania, in quei giorni ci eravamo solo messaggiati e ha voluto le raccontassi come è andata”, dice Magi. In cortile Schlein abbraccia Nicola Fratoianni, si congratula per il successo di Avs. “Ci siamo fatti i complimenti e abbiamo fatto il punto sulle battaglie parlamentari”, dice Fratoianni.

E Conte? “Non l’ho ancora sentito, lo farò presto”. A Bari manterrete il patto di sostenere Vito Leccese al secondo turno? “Ma certo, sarà una vittoria larga”, prevede il leader di Si che aveva sostenuto Michele Laforgia con i 5 Stelle, mentre pensa anche alla sua Umbria e alla vittoria al primo turno sfuggita per qualche centinaio di voti a Perugia con Vittoria Ferdinandi, là dove la coalizione è già un centrosinistra ampio. Giuseppe Conte la segretaria del Pd lo ha sentito lunedì, il leader M5S l’ha chiamata per complimentarsi del risultato del Pd. “Nessuna faida nel campo progressista”, hanno fatto sapere fonti M5S.

Ieri in mattinata Schlein ha riunito i deputati e senatori del Pd proprio per fare il punto sulle battaglie parlamentari. Al Senato c’è il premierato, l’autonomia alla Camera. Due provvedimenti su cui unire in un fronte comune le opposizioni. Una battaglia comune che si concretizza già poche ore dopo quando il Pd chiede in aula di posticipare l’esame dell’autonomia. “Il Sud – ha detto in aula Marco Sarracino – ha votato in massa contro l’autonomia differenziata e voi non potete non vederlo”. Si uniscono alla richiesta tutte le opposizioni.

“Il fatto che siamo il primo a partito al Sud dà un’indicazione chiara: si devono fermare sull’autonomia”, sottolinea Schlein con i parlamentari Pd che invita a una “opposizione dura”. Dice la segretaria: “Ringrazio i capigruppo per il lavoro fatto per fermare il cinico baratto fra autonomia differenziata e premierato. Si devono fermare e invito i gruppi a continuare nell’opposizione forte e senza sconti. Dobbiamo fare opposizione dura e inserirci nelle divisioni della maggioranza”.

E quindi rivolgendosi alle altre forze di opposizione aggiunge: “Speriamo che questo risultato abbia convinto tutti, ma proprio tutti, che non è più tempo di divisioni e veti, noi di veti non intendiamo più subirne”. Mentre ai suoi parlamentari chiede di insistere anzi “martellare” sulla questione sociale, sui temi che hanno identificato il Pd in questi mesi e lo hanno premiato in termini di consensi: “Abbiamo dimezzato la distanza da Fratelli d’Italia rispetto alle scorse politiche. Stiamo arrivando, ma dobbiamo continuare a insistere sulle nostre proposte, a cominciare dalla sanità pubblica con la proposta di legge a mia prima firma. Meloni – ricorda Schlein – ha cercato di spostarci costantemente da nostri temi ma noi non siamo caduti nella sua trappola e allora avanti sui nostri temi, martelliamo sulla questione sociale e la distanza con Fdi ai accorcerà ancora”.

La linea è indicata, il lavoro per costruire un’alternativa su un progetto comune appena all’inizio. “Sarà una lunga traversata” fino alle politiche, osserva Magi. Angelo Bonelli invita a cominciare ad affrontare la traversata insieme, da subito: “Quello che voglio dire a Schlein e Conte è che è giunto il momento di rompere gli indugi. Bisogna avviare una fase di confronto serrato, le opposizioni democratiche devono essere unite” a partire dal “tentativo di questa destra di smantellare la Costituzione” con il premierato.

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