“Con l’ultima manovra di Bilancio il Governo ha deciso di ridurre il numero di fasce di reddito utili per il calcolo dell’Irpef – spiegano i gruppi consiliari di opposizione (Coalizione Civica, Da Adesso In Poi, Partito Democratico, Quartieri al Centro, Vinova) -. Come spesso accade i Comuni devono trovare il modo di adeguarsi alle norme nazionali e insieme preservare il rapporto di fiducia con i cittadini: in questo caso all’Amministrazione spetta il compito di adeguare le aliquote dell’addizionale comunale Irpef sulla base dei nuovi scaglioni decisi a livello nazionale”.
Le tasse comunali a Vicenza
“Non è mai facile parlare di tasse, ma in questo caso la scelta fatta dall’Amministrazione è chiarissima: regalare soldi agli ultra-ricchi e insieme introitare minori risorse da mettere a disposizione della Città – affermano con decisione i gruppi consiliari di centrosinistra – Per quanto ci riguarda, non possiamo avallare la proposta dell’Amministrazione di porre lo 0,75% come aliquota massima dell’addizionale IRPEF, anziché mantenere l’attuale 0,8%, poiché il risultato danneggia la Casa comune e certifica un’ingiustizia”.
Politica Irpef dell’amministrazione precedente
“Il Comune di Vicenza è stato tra i primi, ed è tuttora tra i pochi, a modulare l’addizionale Irpef in maniera progressiva, con 5 diverse aliquote che andavano dallo 0,6% dei redditi più bassi allo 0,8% per i redditi più alti – e un plauso in tal senso deve essere fatto ad Achille Variati e a Michela Cavalieri – specificano i consiglieri comunali”.
Irpef oggi
“Oggi, Rucco sceglie di togliere l’aliquota massima. Ma a chi giova una simile decisione?
Si tratta di poco più del 3% dei contribuenti più ricchi, con redditi superiori ai 75.000 euro. Tra questi c’è un 1,42% – secondo gli ultimi dati reperibili – che ha un reddito medio di 222.530 euro. Con la proposta fatta dall’Amministrazione verrebbero regalati loro, mediamente, 71,27 euro, mentre il bilancio cittadino ne risentirebbe per una cifra che potrebbe aggirarsi sui 90.000 euro”.
La proposta del centrosinistra
“La nostra proposta consiste nel mantenere l’aliquota massima allo 0,80% per i redditi più alti – concludono i gruppi di opposizione -. Per alcuni questo comporterà un aumento dell’addizionale IRPEF, ma stiamo parlando di un incremento di poco più di 10€ che riguarderà circa un 6% di popolazione più benestante.
Rucco, invece, vuol far ricadere sui meno abbienti la diminuzione del gettito IRPEF dovuta alla minor tassazione dei redditi elevati. Insomma, un Robin Hood al contrario:
– Dare agli ultra ricchi, togliendo a tutti gli altri”.
Ciro Asproso, Cristina Balbi, Raffaele Colombara, Otello Dalla Rosa,
Alessandro Marchetti, Alessandra Marobin, Sandro Pupillo, Giovanni Rolando,
Isabella Sala, Giovanni Selmo, Cristiano Spiller, Ennio Tosetto.