Più il virus circola e più cresce la probabilità di nuove varianti. Per le multinazionali monopoliste si tratta di un business infinito tanto che possono permettersi di aumentare del 25% il prezzo per i paesi occidentali e si preparano a vendere pure la terza dose. Intanto in Africa solo 4 paesi hanno raggiunto il 10% di vaccinati. In Afghanistan 800.000 vaccinati su più di 40 milioni di abitanti.
Ceo Pfizer Albert Bourla preannuncia varianti resistenti a vaccini adattabili in 3 mesi, Prc: prova di cinismo, appello per no a profitti su pandemia
Il CEO di Pfizer Albert Bourla, intervistato da Fox News – scrive nella nota che pubblichiamo il Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea -,annuncia che avremo varianti resistenti ai vaccini, ma che loro nel giro di tre mesi saranno in grado di produrne di efficaci per contrastare le nuove varianti.
Come segnala Marc Botenga, parlamentare europeo del nostro gruppo The Left, siamo di fronte a un cinismo orribile da parte dei responsabili della mancata vaccinazione di gran parte della popolazione del pianeta.
L’amministratore delegato di Pfizer sa benissimo che le varianti si riproducono e si riprodurranno ancora a lungo a causa del monopolio sui vaccini da parte di Big Pharma che impedisce l’accesso alla vaccinazione a miliardi di esseri umani.
L’apartheid vaccinale, causato dal veto di Unione Europea e altri paesi in sede di Wto alla sospensione dei brevetti sui #vaccini, serve a garantire i superprofitti di poche multinazionali occidentali.
Lo stesso CEO confessa che non riescono a soddisfare la domanda enorme ma per il capitale contano i profitti non la salute dell’umanità.
Bisgnerebbe mettere a disposizione dell’umanità brevetti e tecnologie per produrre velocemente e a basso costo vaccini per tutti. Ma questo si scontra con l’asservimento dei governi dell’Unione Europea – che poi ha la faccia di presentarsi come faro di civiltà – agli interessi di alcuni colossi farmaceutici privati.
L’UE è riuscita a schierarsi su una posizione peggiore di quella di Biden bloccando di fatto le aperture dell’amministrazione USA alla sospensione dei brevetti.
La protesta contro la presunta dittatura sanitaria sempre amplificata dai media serve a nascondere questo ben più reale crimine contro l’umanità che viene perpetrato alla luce del sole?
Rinnoviamo l’appello a firmare la petizione alla Commissione Europea: https://noprofitonpandemic.eu/it/.
Ricordo che Gino Strada è stato tra i promotori della campagna #NoProfitOnPandemic Nessun profitto sulla pandemia.
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea