Cerimonia Carabinieri a Monte Berico col Vescovo: chiesa piena e Zoppello fa le veci del sindaco

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Alle ore 17 di mercoledì 21 novembre al santuario di Monte Berico a Vicenza è stata celebrata la Virgo Fidelis e la ricorrenza della battaglia di Culqualber dei Carabinieri (di seguito i dettagli). Alla cerimonia in una chiesa affollata di persone hanno partecipato i militari dell’Arma in servizio e in congedo della provincia vicentina. Presenti anche le altre autorità militari e civili, come il primario del Pronto Soccorso Vincenzo Riboni e Lucio Zoppello che ha fatto le veci del sindaco Francesco Rucco portando la fascia tricolore in prima fila. 
Di seguito la nota ufficiale:
Questo pomeriggio i Carabinieri del Comando Provinciale di Vicenza, guidati  dal Col. Alberto Santini, unitamente ai colleghi in servizio al COESPU, al NATO-SP COE e all”EUROGENDFOR, hanno celebrato la “VIRGO FIDELIS”, la patrona dell’Arma dei Carabinieri, con una cerimonia religiosa tenutasi alle 17 presso il santuario della Madonna di Monte Berico di Vicenza.
Il rito religioso è stato officiato dal Vescovo di Vicenza, Mons. Beniamino Pizziol.
Presenti alla commemorazione una rappresentanza dei Carabinieri della provincia e dei reparti ospitati nella Caserma Chinotto, dei soci dell’Associazione Nazionale Carabinieri di Vicenza, nonché numerosi ospiti ed autorità locali, che con il loro intervento hanno ancora una volta voluto confermare la stima e l’affetto nei riguardi dell’Arma tutta.
Nell’Arma il culto alla “Virgo Fidelis” è iniziato subito dopo l’ultimo conflitto mondiale per iniziativa di s.e. mons. Carlo Alberto Ferrero, ordinario militare d’Italia, e di p. Apolloni S.J., cappellano militare capo.
L’11 novembre 1949 Sua Santità Pio XII, accogliendo l’istanza di s.e. mons. Carlo Aberto di Cavallerleone, proclamava ufficialmente Maria “Virgo Fidelis patrona dei Carabinieri”, fissando la celebrazione della festa il 21 novembre, in concomitanza della presentazione di Maria vergine al tempio e della ricorrenza della battaglia di Culqualber, fatto d’armi tra i più cruenti avvenuti in Africa durante la Seconda Guerra Mondiale. Quel giorno del 1941 infatti, un intero battaglione Carabinieri si sacrificò nella strenua difesa, protrattasi per tre mesi,  del caposaldo di Culqualber, eroico gesto che valse la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare alla bandiera dell’Arma dei Carabinieri, dopo quella ottenuta in occasione della partecipazione alla Prima Guerra Mondiale.
Al termine della celebrazione religiosa, data lettura della “preghiera del Carabiniere”, dopo una breve allocuzione rievocativa dell’evento bellico sopra richiamato, giunto al suo 77° anniversario, ha preso la parola il Comandante Provinciale,  Col. Santini,  per rivolgere un indirizzo di saluto ai presenti, ai quali ha ricordato quanto forte sia il legame dell’Arma con la propria patrona,  al cui culto è ispirato lo stesso motto  “nei secoli fedele”. L’Ufficiale ha infine rivolto un pensiero commosso a tutti i caduti dell’Arma e alle loro famiglie, in questo giorno che ha visto anche la celebrazione della “giornata dell’orfano”.