Non potevano credere ai loro occhi gli addetti di Etra che si occupano dello svuotamento dei cestini stradali. Dal piccolo contenitore per i rifiuti spuntava un paio di sci e, a fianco, come una vedetta, un portaCD, alto quasi due metri, appoggiato sul marciapiede dal momento che nel cestino non ci stava. Hanno avuto qualche difficoltà a ‘vuotare’ quel cestino, considerato che il veicolo utilizzato ha una capienza pensata per rifiuti come mozziconi di sigarette, cartine da caramelle, fazzoletti usati, e, comunque, piccolissimi oggetti che di solito stanno in una tasca. Ma alla fine hanno stoccato i due oggetti ‘impropri’ e li hanno conferiti in modo corretto.
“L’episodio si è verificato in un Comune della cintura urbana di Padova – spiega il presidente di Etra Flavio Frasson- ma non è raro trovare nei cestini stradali sacchetti interi di rifiuti che andrebbero conferiti nel sistema urbano di raccolta, oggetti, materiali pericolosi, come le pile, ma anche rifiuti riciclabili, come cartoni da pizza e lattine. Ultimamente, poi, abbiamo registrato conferimenti inadeguati anche nei press container: nei giorni scorsi nel vicentino è stato rinvenuto un intero pino, fatto a pezzi, che ostruiva la bocca di carico. È importante che i cittadini sappiano che quanto raccolto nei cestini stradali non viene avviato il recupero, e quindi aumenta la quantità di rifiuto secco residuo che viene portato all’inceneritore. È un rifiuto costoso, gravato da una ecotassa, l’unico che comporta una spesa per il suo smaltimento. Questo significa maggiori costi in bolletta per tutti gli utenti”.
Etra sta lavorando per diminuire la percentuale di rifiuto secco, che deve raggiungere l’ì84% entro il 2030 come previsto dalla Regione Veneto. E il corretto utilizzo dei cestini stradali da parte degli utenti aiuta a ridurre il secco.
“Ci adoperiamo per offrire agli utenti il migliore e più comodo sistema di conferimento possibile, che risponda alle esigenze dei diversi territori – commenta Morena Martini, Presidente del Consiglio di Sorveglianza – Oltre al sistema porta a porta o con conferimento nelle isole ecologiche, ci sono gli ecocentri, che permettono di smaltire praticamente ogni tipo di rifiuto e di materiale in modo che sia avviato al riciclo, al recupero o alla distruzione senza creare problemi all’ambiente. Tolta la frazione del secco residuo, dei rifiuti conferiti in modo corretto non buttiamo via nulla, e recuperiamo l’impensabile, come le sabbie derivanti dagli spazzamenti stradali o il rifiuto tessile, valorizzandoli e dando loro una seconda vita. Uno sforzo che però deve essere accompagnato dai corretti comportamenti da parte dei cittadini, che devono separare il rifiuto e utilizzare i diversi sistemi di raccolta in modo proprio. Altrimenti l’impegno di tutti viene vanificato dalla maleducazione di pochi”.
Insomma, i cestini stradali vanno utilizzati solo per conferire i piccoli rifiuti che non si possono proprio portare a casa e non vanno utilizzati quando si svuotano gli armadi o i garage.