Arpav ha pubblicato un primo report che sintetizza lo stato di qualità dell’aria in Veneto nel 2020, valutato grazie agli strumenti automatici delle centraline della rete dell’agenzia stessa, in attesa del quadro dettagliato che sarà fornito nei prossimi tempi dalla Relazione Regionale sulla Qualità dell’Aria.
Per quanto riguarda il valore limite giornaliero del PM10, esso è rispettato solo in 8 centraline, tutte ubicate nella fascia pedemontana o montana e in Val Belluna, con un generale aumento a scala regionale del numero di giorni di superamento del limite rispetto al 2018 e al 2019. Per il particolato più fine, il PM2.5, i valori medi annui sono stati rispettati in 15 delle 17 centraline dotate di strumenti automatici, ma con concentrazioni tendenzialmente più elevate rispetto ai due anni precedenti.
Infine per l’ozono si evidenzia una significativa diminuzione del numero di episodi di superamento della soglia di informazione, che si concentrano quasi esclusivamente nel mese di luglio. Rimane invece stabile, per questo inquinante, il valore obiettivo per la protezione della salute umana, misurato sul triennio 2018-2020, che evidenzia il rispetto del limite solo in 3 stazioni su 23, in analogia con gli anni precedenti.