Che fare per Vicenza? Quello che c’è da fare…

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Stupisce la critica che ieri, 24 luglio, il capogruppo del Partito Democratico ha rivolto al sindaco di Vicenza Francesco Rucco a proposito delle linee programmatiche che la nuova amministrazione del capoluogo berico ha posto come sua prospettiva per venire incontro alle esigenze dei cittadini, i cui fondamenti sono nel suo Programma elettorale. Eppure Otello Dalla Rosa era stato presentato come amministratore, come un uomo scevro da ideologismi e da velleitarismi politici che invece avevano caratterizzato il periodo di Achille Variati che voleva fare di Vicenza un laboratorio politico.

Sappiamo bene come è finita quanto a politica, ma di più sappiamo circa quanto di non compiuto c’è stato come amministrazione. È bene ricordare come la città non si è fatta “bella”, anzi ed è stata lasciata addirittura più povera: vendita delle quote di Autostrade per farci dei lavori di manutenzione, vendita della Fiera, progetti di fattibilità a non finire, ma mai finiti, ascolto come i marinai di Ulisse delle istanze presentate dai quartieri ecc. e un’eredità pesantissima che ha accontentato qualcuno politicamente con il “parco”, che di certo non è un “parco” progetto per la città.
Al di là dalle illusioni politicanti, che non dovrebbero esserci per una buona amministrazione comunale, si ricorda che abbiamo votato per delle elezioni amministrative e non politiche, come piace a coloro che, nostalgici del centralismo democratico o del sessantotto, credono che tutto sia politica, anche quando lasciano sporca la Basilica palladiana e non danno certo soddisfazione per la pulizia, ovvero con l’asporto rifiuti, ecc.
Stupisce che, invece di analizzare con ragione fondata le linee programmatiche ovvero le cose da fare da parte dell’amministrazione della casa comune, ci si soffermi su considerazioni che sanno più di genericità che non di precisa ed attenta critica.

Infatti, mettendo da parte ogni vanagloria e talora anche tracotanza e volubilità, tipica della decennale precedente amministrazione che non è continuata come qualcuno sperava nella Giunta già predisposta, prima che catturasse l’orso (i voti)  Otello Dalla Rosa, le linee programmatiche del sindaco Francesco Rucco, che chiamerà a realizzarle l’intera Giunta, sono il frutto di un contegno preciso e senza velleitarismi, capace di rispondere ai cittadini col contributo preciso di una nuova amministrazione che userà, ce lo auguriamo vivamente, i beni della casa comune per la casa comune.

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Italo Francesco Baldo
Italo Francesco Baldo nato a Rovereto, residente a Vicenza è stato ordinario di Storia e Filosofia nel Liceo Classico "A.Pigafetta" di Vicenza.Si è laureato con una tesi su Kant all’Università di Padova, ha collaborato con l'Istituto di Storia della Filosofia dell’Università di Padova, interessandosi all’umanesimo, alla filosofia kantiana, alla storiografia filosofica del Settecento e alla letteratura vicentina in particolare Giacomo Zanella e Antonio Fogazzaro Nel 1981 i suoi lavoro sono stati oggetto " di particolare menzione" nel Concorso al Premio del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali per il 1981 cfr. Rendiconto delle Adunanze solenni Accademia dei Lincei vol. VIII, fasc.5. ha collaborato con Il Giornale di Vicenza, L’Arena, Il Tempo, La Domenica di Vicenza e Vicenzapiù Tra le diverse pubblicazioni ricordiamo La manualistica dopo Brucker, in Il secondo illuminismo e l'età kantiana, vol. III, Tomo II della Storia delle storie generali della filosofia, Antenore, Padova 1988, pp. 625-670. I. KANT, Primi principi metafisici della scienza della natura, Piovan Ed., Abano T. (Pd) 1989. Modelli di ragionamento, Roma, Aracne Erasmo Da Rotterdam, Pace e guerra, Salerno Editrice, Roma 2004 Lettere di un’amicizia, Vicenza, Editrice Veneta, 2011 "Dal fragor del Chiampo al cheto Astichello", Editrice Veneta, 2017 Introduzione a A. Fogazzaro, Saggio di protesta del veneto contro la pace di Villafranca, Vicenza, Editrice Veneta, 2011. Niccolò Cusano, De Pulchritudine, Vicenza, Editrice Veneta 2012. Testimoniare la croce. Introduzione a S. Edith Stein, Vicenza, Il Sileno, 2013.