Dipinti, sculture e disegni, opere per la maggior parte esposte solo sporadicamente e da tempo conservate nei depositi del museo: 52 opere del Settecento veneto si possono ammirare da oggi 16 luglio nelle sei sale al piano terra del Museo civico di Palazzo Chiericati (sopra una pillola video con l’anteprima di un interno).
La presentazione ufficiale della mostra
Potranno essere ammirati negli spazi che dal 23 novembre 2018 al 5 maggio 2019 sono stati occupati dalla mostra “Il Trionfo del colore. Da Tiepolo a Canaletto e Guardi. Vicenza e i capolavori dal Museo Pushkin di Mosca”, di cui sono stati riutilizzati gli allestimenti, rivisti e alleggeriti.
Le sei sale hanno ora una nuova veste. Accanto ai più noti dipinti di Tiepolo, Piazzetta, Ricci, Pittoni e alle sculture di Marinali ci saranno opere di pittori locali come Giovanni Antonio De Pieri detto “lo zoppo” e Costantino Pasqualotto, mentre una sala è stata dedicata al tema degli animali, delle “nature morte” e “nature vive”, alcune delle quali mai esposte al pubblico.
Il riallestimento delle sale al piano terra di Palazzo Chiericati è stato presentato oggi dall’assessore alla cultura Simona Siotto e dal direttore del servizio Attività culturali e museali Mauro Passarin.
“La cura e l’eleganza con cui sono state riallestite le sale al piano terra di Palazzo Chiericati vanno in continuità con il lavoro fatto fino ad oggi nel palazzo palladiano, in cui ci troviamo, e nell’ala novecentesca, che proseguirà con il restauro dell’ala ottocentesca dando vita così ad un museo che punta a diventare uno dei musei civici più importanti d’Italia – ha dichiarato entusiasta l’assessore alla cultura Simona Siotto -. In queste sale abbiamo ora la possibilità di esporre opere fino ad oggi conservate nei depositi che sono state allestite riutilizzando i materiali della precedente mostra. Il terzo elemento che sottolinea il valore dell’operazione è l’opportunità di far si che le opere possano rimanere in museo senza dover provvedere al loro trasferimento in altra sede in attesa della conclusione dei lavori dell’ala ottocentesca, dove la gran parte dei pezzi erano collocati in deposito. Tra tutte mi piace segnalare la sala dedicata alle delle “nature morte” e “nature vive” che sono certa piacerà molto anche ai bambini. Per concludere desidero inviate tutti, e i vicentini in particolare, a venire a Palazzo Chiericati che racconta la storia del territorio e offre l’opportunità di ammirare opere importanti, tra cui di artisti come Tiepolo, Piazzetta e Ricci, che non possono che stupire”.
“Il riallestimento degli spazi è stato realizzato in tempi rapidi, in poche settimane, grazie alla professionalità dei collaboratori dei Musei civici – ha spiegato il direttore Mauro Passarin -. A conclusione della mostra “Il Trionfo del colore”, il 5 maggio, ci siamo subito messi al lavoro per integrare il percorso di visita del museo. Con la fine dell’estate avvieremo il grande intervento per il recupero dell’ala ottocentesca che sarà anticipato dal trasferimento di alcune centinaia di opere in coordinamento con la Soprintendenza”.
Le opere sono state qui temporaneamente allestite in attesa della loro collocazione definitiva, già individuata nell’ala ottocentesca del museo, per la quale sono previsti i lavori di ristrutturazione che prenderanno il via tra settembre e ottobre.
La valorizzazione risponde anche all’esigenza di non trasferire in altra sede le opere di grandi dimensioni, come L’Immacolata Concezione e La Verità Svelata dal Tempo di Giambattista Tiepolo, L’Estasi di san Francesco di Giambattista Piazzetta, Paesaggio con architetture e figure di Sebastiano e Marco Ricci, consentendo quindi l’esposizione e la fruibilità da parte dei visitatori di opere pregevoli di proprietà del museo, evitando inoltre spese per il trasferimento. Parimenti, con la nuova temporanea collocazione si evita il trasferimento anche di alcune delle opere minori, prima nei depositi collocati proprio nell’ala ottocentesca di imminente ristrutturazione.
La valorizzazione è stata condivisa con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio che ha verificato l’adeguata collocazione delle opere in ambienti climatizzati e controllati dal punto di vista conservativo.
Il progetto di riallestimento è a cura del servizio attività culturali e museali in collaborazione con Emilio Alberti e con Mauro Zocchetta docente all’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Il Museo Civico di Vicenza, inaugurato a Palazzo Chiericati il 18 agosto 1855, raccoglie più di 35.000 opere tra dipinti, sculture, arti applicate, disegni, stampe e tessuti, che vanno dal XII al XXI secolo.
Il museo è al centro di un progetto di restauro e riallestimento di tutti gli ambienti espositivi, che ha visto nel 2013 l’inaugurazione dell’ala cinquecentesca e delle sale ipogee, mentre nel 2016 si è completata l’ala novecentesca.