La chiesa di Santa Corona sarà interessata da interventi di manutenzione che interesseranno sia l’edificio che gli apparati decorativi.
La Giunta ha approvato oggi il progetto esecutivo-definitivo per effettuare alcuni lavori per la spesa complessiva di 79.175 euro, autorizzati dalla Soprintendenza belle arti e paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, sul progetto redatto dal professionista Stefano Battaglia.
I lavori inizieranno presumibilmente da fine marzo, a conclusione della procedura negoziata che si aprirà nei prossimi giorni.
“Andremo ad intervenire a Santa Corona a seguito dello studio fatto nel 2018 che aveva evidenziato criticità – ha spiegato l’assessore ai lavori pubblici Matteo Celebron –. Sono diversi i punti su cui andremo ad intervenire, attività di minima pur importanti per una manutenzione funzionale che garantirà la conservazione adeguata del monumento, sempre in accordo con la Soprintendenza“.
“La chiesa di Santa Corona è uno dei luoghi più visitati dai turisti per la sua bellezza e per la ricchezza delle opere d’arte conservate al suo interno, tra l’altro sede particolarmente apprezzata di concerti – ha poi detto l’assessore alla cultura Simona Siotto –. I lavori che vengono presentati oggi sono un’occasione per migliorare lo stato del monumento, una primo passo di valorizzazione di tutta l’area”.
Si prevede di intervenire sul portale d’ingresso per consolidare alcune colonnine del rosone che appaiono fratturate. Si procederà quindi con la pulizia dal guano del gruppo scultoreo nella nicchia e con il posizionamento di una rete di protezione dai volatili. Le falde del portale, che risultano annerite, verranno pulite e si procederà con la rimozione dei dissuasori metallici e l’inserimento, al loro posto, di una copertina di piombo.
Il portone in legno d’ingresso, che si apre con difficoltà, verrà adeguato con la regolazione della ferramenta e delle cerniere e si provvederà a una pulizia complessiva con integrazione delle parti mancanti.
Il monumento Bambalioni, a lato del portone, realizzato da Girolamo Pittoni nella prima metà del XVI secolo, che raffigura un elefante con sul dorso una piramide sormontata da una sfera, risulta intaccato da patine biologiche a seguito dell’aggressione delle piogge. Pertanto verrà ripulito con il consolidamento delle eventuali aree disgregate e con la stesura di un protettivo.
Nell‘ex alloggio dei sacerdoti, su tre livelli, addossato alla chiesa, si effettuerà un restauro conservativo del paramento murario in mattoni a faccia a vista e pietra, a seguito della presenza di patine biologiche causate dall’umidità. Gli oscuri in legno, degradati, verranno smontati e sistemati. Verrà sistemato anche il tetto integrato con le parti mancanti (tra cui alcune tavelline e un tratto di grondaia).
Il tetto della sacrestia vecchia, che risulta aggredito da presenze vegetali, verrà integrato con i tratti di grondaia mancanti e si verificherà la tenuta della guaina visto che si sospettano infiltrazioni d’acqua a seguito di umidità presente nella sacrestia. Verrà, invece, rimosso il terrazzino, realizzato successivamente all’edificio storico e quindi incoerente con il manufatto, che si presenta in precarie condizioni strutturali.
Nell‘anti-sacrestia e nella sacrestia vecchia sono evidenti i segni di esfoliazione della finitura superficiale per l’umidità. Tale fenomeno è accentuato dalle campiture bianche stese durante il precedente restauro, che risultano poco traspiranti. Si interverrà per risolvere questo problema e ripristinare lo stato della superficie.
Le pareti della cappella Valmarana risultano aggredite da umidità di risalita con presenze di patine biologiche e efflorescenze saline che hanno provocato distacchi e la disgregazione del materiale lapideo. Le pareti curve presentano colature sotto le finestre dovute alla mancanza di tenuta degli infissi in ferro e vetro. Pertanto verrà effettuata la revisione degli elementi lapidei dell’altare e della zoccolature, la pulizia preliminare per la rimozione dei depositi superficiali, verranno quindi trattate le patine biologiche. Si procederà al consolidamento delle aree disgregate. Si interverrà per risolvere il problema della infiltrazioni d’acqua e verranno sistemati gli infissi.