Tra le mete “sostenibili” per il 2022 secondo il New York Times e tra le dieci finaliste per diventare “Capitale italiana della cultura 2024” insieme a Vicenza, la corsa di Chioggia sembra possente. Tuttavia, è il caso di chiedersi: tutto questo è solo frutto della fortuna che ha baciato due volte questa “città d’acqua” o è merito della lungimiranza delle istituzioni locali? Per provare a rifletterci abbiamo interpellato Marco Donadi, presidente della Pro Loco Chioggia Sottomarina. Con lui abbiamo parlato di turismo e di cultura a Chioggia.
Avete già sentito l’effetto dell’articolo del New York Times in termini di aumento di turisti?
Donadi «È difficile dirlo. Sicuramente prevedo che ci sarà durante la prossima estate. In generale, però, percepisco più presenze in città soprattutto nel fine settimana, dovute forse anche al tam tam dell’articolo del New York Times sulle testate locali. Riguardo all’articolo, penso che sia stato il fato favorevole (forse un giornalista capitato per caso a Chioggia) a regalare alla città questa occasione da cogliere».
Quali enti si occupano di turismo in città?
Donadi «La Pro loco si occupa di turismo promuovendo migliorie a livello urbanistico e iniziative atte a tutelare, valorizzare e far conoscere i valori artistici, culturali, folcloristici, tradizionali e naturali di Chioggia. In città, tuttavia, ci sono anche altri enti che si occupano in maniera ancora più specifica di turismo: due consorzi, il comune stesso e IAT».
Quanti turisti attirate ora e come è cambiato il turismo a Chioggia con Covid-19?
Donadi «Non ci sono, in questo momento, statistiche aggiornate circa i flussi turistici che coinvolgono la città. Personalmente, però, ho notato che la Pandemia ha portato a una riscoperta del turismo “a portata di mano” e ha paradossalmente riempito una città che si stava svuotando».
Che cosa offre Chioggia ai turisti?
Donadi. «Innanzitutto l’accoglienza “calda” e “familiare”. Il centro si era svuotato e questo ha dato l’occasione a molti di investire nella creazione di B&B che sono ormai molto più numerosi in città rispetto agli hotel. Inoltre, è cambiato a mio parere anche il modo di viaggiare e di vivere il turismo: si cercano esperienze, emozioni e sensazioni che Chioggia è in grado di offrire».
Chioggia è solo “una piccola Venezia” o ha una propria identità?
Donadi «Certamente è molto più che una “piccola Venezia”, in primo luogo perché sa ancora custodire – forse più di Venezia che ormai è polo internazionale e si è avviata da tempo su una strada più commerciale – costumi e tradizioni. Bisogna ricordare, inoltre, che nel 1379 Chioggia fu teatro dello scontro tra le repubbliche di Venezia e Genova in quella che sarà ricordata come la Guerra di Chioggia (1378 – 1381). Conquistato il porto di Chioggia, nel 1379, i genovesi espugnarono la città riducendola in fortezza per resistere agli attacchi dei veneziani sopraggiunti in soccorso, ma, dopo un assedio durato un anno che provocò saccheggi e devastazioni in città, il 24 giugno 1380 il doge entrò trionfalmente in Chioggia».
Parlando della Proloco, quali servizi offre alla città?
Donadi «La Pro loco si propone di riunire tutti coloro che hanno interesse alla conoscenza e allo sviluppo turistico della città: promuove iniziative che servano ad attirare e a rendere più gradito il soggiorno dei turisti e a favorire la socializzazione dei cittadini. In questo senso la Pro loco si presenta anche come “braccio operativo del comune” nell’organizzazione di eventi, sagre e manifestazioni. Negli ultimi anni in particolare, però, la Proloco di Chioggia ha puntato molto su cinema e letteratura».
Quali sono, nello specifico, le iniziative organizzate dalla Pro loco?
Donadi «Le iniziative sono numerose e distribuite lungo tutto l’arco dell’anno. Tra le altre, a ottobre, in occasione del “ponte dei morti”, una passeggiata notturna lungo il centro storico di Chioggia con visita e narrazione di luoghi leggendari della tradizione locale (31 ottobre, “Chioggia e le streghe”) e un’escursione in barca per raccontare la leggenda de “La Valle dei Sette Morti” (2 novembre). A Carnevale, la Proloco organizza il “Carnevale dei bambini” che prevede il coinvolgimento delle scuole in una sfilata in maschera di circa 1200 bambini e ragazzi per le vie del centro. Inoltre, nei mesi estivi, viene proposto il cinema all’aperto – Cinema D’A(mare) – in due punti della città. Infine, punte di diamante tra le iniziative organizzate, il “Premio letterario”, un concorso di poesia e saggistica aperto a tutti e il festival “Laguna Sud – Il cinema fuori dal palazzo”, un progetto speciale di Giornate degli Autori alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia il cui direttore artistico è Andrea Segre».
Eventi da segnare sul calendario?
Donadi «La Sagra del Pesce e la Marciliana. La Sagra del Pesce si tiene a luglio, si ripete da ottant’anni ed è l’occasione in cui residenti e turisti possono degustare i piatti tipici della cucina locale oltre che divertirsi con 10 belle serate nel centro storico di Chioggia che è da sempre “città del pesce”. Per quanto riguarda invece la Marciliana, trae ispirazione dalla storia clugiense del 1300, negli anni immediatamente precedenti la conquista genovese. Nelle giornate del Palio gli allestimenti e gli avvenimenti che vengono rappresentati in piazza seguono un filo storico che ripercorre i modi di vita e gli avvenimenti più salienti di quel periodo. A dare il nome alla manifestazione è la Marciliana, nave costruita prevalentemente nei cantieri clugiensi ed utilizzata per il trasporto di mercanzie in Adriatico e nelle rotte verso i porti del Mediterraneo orientale. Il palio delle balestre grosse o da posta viene trasmesso anche in televisione».