“Porteremo i sindaci al Ministero della Salute per far capire al Governo le grandi peculiarità del territorio veneto e le ricadute che la chiusura dei punti nascita può portare ai cittadini”. A dirlo è Jacopo Berti, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e componente della Quinta commissione consiliare regionale, che si occupa di sanità. “Ho contribuito personalmente a organizzare l’incontro che si terrà a Roma mercoledì 18 luglio – spiega Berti – abbiamo lavorato con il Ministero e con i nostri parlamentari perché i casi di Adria, Valdagno e Piove di Sacco vengano presi in considerazione in questa delicata fase”.
“Ognuno di questi ospedali è fondamentale per il territorio di riferimento a causa di situazioni geografiche e sociali – conclude Berti – è nostro dovere ascoltare la voce dei cittadini e degli Amministratori, che avranno modo di spiegare le loro ragioni ai rappresentanti del Governo. Saranno i sindaci, che sicuramente possono farlo meglio di un assessore regionale, a perorare la causa dei loro concittadini”.
Endrizzi (M5S): “Il 18 luglio incontro al Ministero aperto a sindaci”
“Capire in che modo scongiurare la chiusura di tre punti nascita in Veneto. Con questo obiettivo mercoledì 18 luglio si terrà un incontro con il sottosegretario Maurizio Fugatti al Ministero della Salute, aperto anche ai sindaci del territorio interessati che invito caldamente a partecipare”: a dirlo è il senatore veneto del Movimento 5 Stelle, Giovanni Endrizzi, componente della Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama.
Per Endrizzi è “necessario portare avanti una riflessione in base alle esigenze dei territori coinvolti – spiega -, in questo caso Adria, Valdagno e Piove di Sacco, bilanciando il mero dato statistico del numero di parti con la qualità realmente espressa dai servizi e dalle esigenze specifiche del territorio”.
“Possiamo chiudere servizi che esprimono qualità di eccellenza, anche superiore ad altri che pure rientrano nei freddi parametri numerici? – chiede il senatore – Possiamo chiudere servizi in zone già penalizzate fortemente per altri fattori socio ambientali?”.
“Ad esempio il Polesine, dove insiste Adria, è un territorio molto particolare, anche oltre il disagio oro-geografico – sottolinea Endrizzi – in questo caso per la presenza di fiumi, lagune e valli che lo rendono da un lato unico al mondo e dall’altro sicuramente poco agevole”. Di recente il Movimento 5 Stelle di Adria ha lavorato duramente per far emergere le criticità legate alla dismissione del punto nascite dell’ospedale polesano.
“È possibile chiudere servizi molto apprezzati dalle comunità locali? – conclude il senatore padovano – Per il punto nascite di Valdagno nel 2016 furono raccolte 15mila firme per scongiurarne la chiusura”.