Chiusure festive, Confesercenti: “finalmente l’accordo”

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Negozi chiusi
Negozi chiusi

Finalmente si raggiunge un accordo sulle chiusure domenicali e festive dei negozi. L’impianto del disegno di legge presentato alla Camera accoglie un buona parte delle indicazioni formulate dalla Confesercentiche invia questa nota – con la propria proposta di legge di iniziativa popolare presentata con 300mila firme nel ormai lontano 2013.

1-reintroduce l’obbligo del rispetto degli orari di apertura e chiusura (dl 114) tutti gli esercizi commerciali ad eccezione di tabacchi, negozi in complessi turistici e alberghieri, autostrade, stazioni ferroviarie, edicole, gelaterie, gastronomie; specializzati nella vendita di bevande, fiori, mobili, libri, dischi, opere d’arte, e simili, autosaloni, stadi e parchi divertimento.

2- reintroduce l’obbligo di chiusura festiva obbligatoria a capodanno, Epifania, Pasqua e Pasquetta, 25 aprile, 1° Maggio, Festa Repubblica, Ferragosto, Tutti i santi, Immacolata Concezione, Natale e Santo Stefano;

3- reintroduce la mezza giornata di chiusura infrasettimanale con provvedimento del Comune;

4- sono esclusi dall’obbligo di chiusura festiva gli esercizi ubicati nei centri storici o di vicinato (sup. fino a 150mq in comuni fino a 10.000 abitanti, fino a 250mq in comuni con oltre 10.000 abitanti) escluso il caso in cui siano collocati in strutture di media o grande distribuzione

5- tutti gli altri esercizi commerciali possono derogare all’obbligo di chiusura per un numero di domeniche da 8 (minimo) a 29 (massimo) su decisione Regionale oltre ad altre 4 festività sempre decise dalla Regione

6- viene istituito un osservatorio per verificare gli effetti della regolazione delle aperture domenicale e festive

Si tratta di un buon provvedimento che per lo meno reintroduce alcuni limiti allo strapotere della grande distribuzione dichiara il Presidente Rossi, ci sembra che il concetto di fondo sia quello che stiamo chiedendo da anni: ritorno delle competenze alle Regioni, numero massimo di aperture (che possono essere ben inferiori alle 30) differenziazione delle regole tra piccoli esercizi (liberi di aprire nei festivi) e grande distribuzione (aperture festive limitate).

Alcuni nodi dovranno essere chiariti, continua Rossi, come ad esempio il nodo città turistiche e quello dei mercati domenicali e festivi. Nella sola provincia di Padova abbiamo alcuni comuni ad interesse turistico e tre mercati festivi che ovviamente devono continuare ad aprire le domeniche