Christian Greco, direttore del Museo Egizio di Torino sarà a Vicenza domenica 24 novembre, alle 17.30 nel salone d’onore di Palazzo Chiericati dove terrà la conferenza “La biografia dell’oggetto”, a cura del Gruppo Archeologico C.R.T. in collaborazione con l’assessorato alla cultura e i Musei civici di Vicenza, che registra già il tutto esaurito.
Sarà proprio Christian Greco a curare la mostra “Tebe nel Nuovo Regno” (dall’11 dicembre 2021 al 18 aprile 2022) che chiuderà il ciclo dei tre eventi culturali che si aprirà il 6 dicembre con “Ritratto di donna. Il sogno degli anni Venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi” (fino al 13 aprile 2020) curata da Stefania Portinari e che proseguirà con “Rinascimento privato” (dal 5 dicembre 2020 al 5 aprile 2021) per la curatela di Guido Beltramini, Davide Gasparotto e Mattia Vinco.
“E’ un piacere ospitare a Vicenza Christian Greco con cui collaboreremo per la terza grande mostra in Basilica palladiana che sarà dedicata a “Tebe nel Nuovo Regno” e che aprirà nel 2021 – dichiara l’assessore Simona Siotto che sarà presente alla conferenza e porterà i saluti dell’amministrazione – E’ per noi un grande onore collaborare con un direttore esperto e capace, apprezzato per avere trasformato il Museo Egizio di Torino in un museo efficiente e attrattivo. La conferenza in programma domenica a Palazzo Chiericati registra già il tutto esaurito, un significativo segnale di quanto Greco si apprezzato e stimato”.
Durante conferenza del Chiericati, che concluderà il ciclo di incontri del Gruppo Archeologico C.R.T. si parlerà di come ciascun oggetto, antico o contemporaneo, possieda una propria biografia, unica ed irripetibile, che non termina insieme all’epoca o alla civiltà dalle quali ha avuto origine, ma continua a registrare silenziosamente frammenti di nuove memorie, via via che l’oggetto attraversa il tempo e i mutamenti della storia.
Raccontando come sono stati usati, trasformati, abbandonati, dimenticati, riscoperti e poi tramandati magari per sottrarli ad un nuovo oblio, gli oggetti si oppongono perciò al tempo come testimoni della nostra esistenza e di quelle che ci hanno preceduto. Siano essi artistici o di uso quotidiano, reperti antichissimi o oggetti della nostra infanzia, gli oggetti agiscono come un ponte che mette in contatto chi li ha prodotti allora con chi oggi li osserva e li interroga. Nel tentativo di rendere sempre più nitido il mondo e le persone che hanno creato quegli oggetti, un Museo assolve così al fondamentale compito di raffinare continuamente quel contatto tra uomini ed esperienze di ogni tempo. Per cogliere negli oggetti i frammenti biografici che essi custodiscono nei materiali e nelle tecniche usati per produrli, nei danni, nelle riparazioni e nelle alterazioni a cui sono andati incontro con il tempo, un Museo ricorre alla sua più profonda e raffinata forma di ascolto: la Ricerca.
Per informazioni: 3515409028, gruppoarcheologico.crt@gmail.com