Ciambetti (Lega) a Formisano (PD): “il Pd vicentino tra dati sbagliati e visione obsoleta delle politiche sociali”

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“Non credo che Federico Formisano basi le sue analisi sulla scorta di informazioni sbagliate: penso sia disinformato e non aggiornato. In caso contrario sarebbe molto grave se un partito come il Pd fondasse parte della sua analisi su un tema strategico, come quello delle politiche sociali, chiamando in causa la Regione Veneto con dati, numeri e ipotesi facilmente smentibili”. Roberto Ciambetti, capolista della Lega Nord alle prossime elezioni comunali vicentine commenta così le “esternazioni alla stampa che il segretario del Pd ha fatto sul sociale.
“Formisano ha accusato la Regione con elementi errati – ha continuato Ciambetti – Inizio dicendo che, non solo Vicenza, il welfare italiano è stato messo in crisi dalle politiche di restrizione della spesa pubblica varate a partire dal 2011 dal governo Monti in poi, politiche che sono state confermate se non acuite dai governi successivi, che hanno scaricato su pensionati, lavoratori e cittadini veramente indigenti i costi della crisi. Amministrare i servizi sociali in questi anni è stato difficilissimo e non certo per colpa della Regione”. Ciambetti prosegue: “Come Vicepresidente della Rete Elisan (European Local Inclusion & Social Action Network – Rete Europea per l’inclusione e i servizi sociali territoriali) agenzia di riferimento dei territori europei per le politiche comunitarie ho affrontato in questi anni, le problematiche della famiglia e dell’individuo nello sviluppo delle città per il prossimo decennio e devo dire che gli appunti mossi da Formisano e Possamai mettono in luce un approccio obsoleto e superato alle problematiche sociali che vanno delineando invece nuove necessità e nuovi questioni da affrontare con strumenti adeguati: serve una nuova politica. Detto ciò, trovo giusto dare ai cittadini delle precisazioni relativamente alle critiche mosse alla Regione dal Pd vicentino. Quest’anno, la Giunta Regionale, diversamente da quanto sostiene Formisano, ha aumentato il Fondo per la non autosufficienza per 5 milioni di ? mentre il sostegno alle persone maggiormente in difficoltà è avvenuto e avviene anche attraverso soluzioni innovative, a cui il Pd vicentino non fa accenno, quali il Reddito d’inclusione Attiva (RIA) che nel 2018 oltre a sostenere progetti d’inclusione lavorativa avrà una linea di spesa per il sostegno al pagamento dei canoni d’affitto. Per garantire un’alimentazione equilibrata, alle persone e alle famiglie in difficoltà, sempre la Regione ha stanziato nel 2017, per i progetti ora in corso, la somma di 490mila euro. Questi fondi serviranno anche per acquistare prodotti freschi: lo scorso anno la collaborazione con il Banco Alimentare e con gli empori solidali si stima ha portato alla distribuzione stimata di 6,4 mila tonnellate di cibo, raggiungendo circa 32mila famiglie per un totale di 142mila persone, che hanno ricevuto regolarmente e in forma gratuita la spesa e altri aiuti grazie al recupero delle eccedenze alimentari della grande e media distribuzione. Credo vada dato atto all’assessore Manuela Lanzarin di un impegno straordinario dimostrato con i fatti e con i numeri. Non corrisponde al vero l’affermazione di Formisano relativa alla riduzione dei fondi per le dipendenze: i fondi ammontano a 25 milioni l’anno e nel corso del 2017 stati finanziati anche due progetti d’informazione e sensibilizzazione rivolti soprattutto ai giovani per il costo di 420 mila euro. Forse Formisano, e il Pd, dimenticano le azioni di contrasto del Gioco d’Azzardo Patologico – prosegue il capolista della Lega Nord a Vicenza – altra dipendenza drammatica, con un piano la cui spesa ammonta a ? 5.330.000 di cui 1.280.000 a carico della Regione ed i rimanente su fondi statali. Il fatto che Formisano, e poi Possamai, dimentichino quest’ultima voce è emblematico di un lettura sorpassata delle problematiche sociali: le ludopatie non sono fenomeni marginali, ma elemento devastante, purtroppo anche a Vicenza. Anche per quanto riguarda il sostegno dei centri antiviolenza, i fondi nel 2018 sono cresciuti da 400 mila a 500 mila euro, mentre la Regione ha dato corso ad una rivisitazione della LR 5/2013 (il PDL 346) per migliorare i servizi di rete e permettere l’accesso ai fondi del Dipartimento per le pari opportunità. Non parliamo poi della rivisitazione della normativa Ipab: il Progetto di Legge n. 25, riguardante la riforma delle Ipab fu depositato nel 2015 a inizio legislatura e vede come primo firmatario il Presidente Luca Zaia e, a quanto mi risulta, a breve, verrà affrontato dalla quinta Commissione consiliare. Del resto l’assessore Lanzarin ha già svolto sulla questione vari approfondimenti con i rappresentanti delle forze sindacali e ancora il 24 gennaio scorso ha delineato pubblicamente, nel corso di un convegno cui ha dato risalto anche la stampa locale, le linee della riforma. Dopo le devastazione della banda Monti, Formero, Renzi, Gentiloni il welfare oin Italia, non solo a Vicenza, è andato in crisi: bisognerà ricostruire una rete di risposta alla domanda sociale e su questo personalmente credo che la ricetta dell’autonomia possa costituire una risorsa inestimabile nelle nostre città.