“Nel nostro progetto “Via Querinissima” c’è una Europa che prima della metà del Quattrocento andava a crearsi nelle rotte commerciali, tra i mercanti e i mercati, nello scambio e dibattito tra le Università, nella condivisione del sapere, nell’eclettismo e varietà di interessi tipico dell’Umanesimo quattrocentesco mentre nelle Fiandre, maturava la rivoluzione della pittura ad olio che avrebbe condizionato lo sviluppo dell’arte pittorica europea. Gli ingredienti culturali e i motivi di riflessione attorno alla vicenda di Pietro Querini sono molteplici e giustificano la nostra iniziativa tesa a valorizzare una pagina di storia europea” Così il presidente del Consiglio regionale del Veneto, Roberto Ciambetti, ha presentato quest’oggi a Sandrigo la costituzione dell’Associazione “Via Querinissima, dal mito alla storia” che vede come soci fondatori oltre al Veneto, la Contea del Nordland, la regione di Vastra Gotaland, la città di Cadice, la Confraternita del Bacalà e la Proloco di Sandrigo, nonché l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale – Porti di Venezia e Chioggia. “Costituita l’associazione si darà vita al Comitato scientifico composto da docenti universitari veneti e andalusi, nonché da studiosi nonché provenienti dalle università di Ulster (UK) di Bodo (Norvegia) e Magonza (Germania). Contiamo di depositare ufficialmente la candidatura della Via Querinissima come itinerario culturale europeo al Consiglio d’Europa già il prossimo anno. Abbiamo voluto presentare questa nostra iniziativa oggi, 20 settembre, in coincidenza con il 500esimo anniversario della partenza della Spedizione di Magellano per la prima Circumnavigazione del Globo perché tra il diario di Pietro Querini e quello di Antonio Pigafetta che narrò l’epopea magellanica passò nemmeno un secolo, ma quei decenni cambiarono non solo la Mappa d’Europa ma dell’intero Mondo, in un mutamento di prospettiva per l’Umanità che appunto parte con Pietro Querini. E’ indiscutibile la rilevanza culturale della nostra proposta, cioè l’istituzione di un percorso culturale che mira ad essere riconosciuto dal Consiglio d’Europa al pari degli altri 30 itinerari Europei oggi ammessi. Gli itinerari Culturali del Consiglio d’Europa, sono un invito al viaggio e alla scoperta del ricco e variegato patrimonio culturale europeo. Il loro scopo è quello di creare una rete di persone e luoghi legati tra loro grazie a una storia e a un patrimonio comuni: la nostra proposta è una grande scommessa culturale ma anche una formidabile occasione di sviluppo”.
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