Come abbiamo anticipato ieri nel servizio su Claudio Cicero “fiume in piena” ad un mese dalla rottura con Francesco Rucco, a sorvegliare la conferenza stampa dell’ex assessore c’era la Polizia Locale. Una funzionaria e due agenti erano piazzati davanti all’ingresso di palazzo Trissino e alla nostra richiesta di informazioni da uno di loro la risposta arrivata è stato un perentorio: “qui non sale nessuno, la conferenza si tiene in cortile”.
Un po’ di preoccupazione, in una uggiosa mattinata di domenica con ancora le immagini negli occhi dell’acqua alta a Venezia ci inizia subito a salire: il Bacchiglione sta per esondare e tutta la macchina comunale sarà al lavoro. Ma suvvia, dopo tutti i Coc che ci sono arrivati non sono emersi particolari criticità per il più grande dei tre fiumi che attraversano la città di Vicenza. E allora che Cicero e Rucco si siano incrociati nel corridoio e sia partita una scazzotata alla Bud Spencer e Terence Hill?
Il primo a rassicurare è Cicero con un “sto arrivando“, attesa che però si fa un po’ troppo lunga. Alla telefonata di un collega giornalista arriva poi “io vi sto aspettando a villa Lattes…“, sede della zona 6 della città che spiazza tutti i presenti, nel surreale teatrino davanti palazzo Trissino.
Si avvicinano anche i vigili, con sguardo smarrito, e una volta compresa la situazione via tutti in via Thaon di Ravel, nel quartiere di Santa Bertilla sede dell’ex circoscrizione comunale.
Il “sorvegliato speciale” Cicero dato che non poteva usufruire della sala Chiesa comunale, scritta nella convocazione, in quanto è rimasto senza il consigliere comunale eletto nella sua lista civica, quel Roberto D’Amore passato con Fratelli d’Italia, ha regolarmente richiesto l’altra sala comunale una settimana prima, ricevendo il via libera e pagando 65 euro per tre ore oltre alle marche da bollo, come dimostrato dal modulo che ci ha mostrato, rilasciato insieme alle chiavi d’ingresso. La Polizia Locale, stavolta con soli due agenti, è rimasta però a presidiare la situazione nel cortile di villa Lattes per gran parte nel svolgimento della conferenza.
Ad un incontro con la stampa mai abbiamo visto una scena simile. Ma la domanda che lascia basiti, dato che la convocazione con il “colpo di teatro” della sede sbagliata è stata inviata solo alle redazioni dei media, da chi è stato richiesto l’intervento preventivo della forze dell’ordine?
Nel frattempo per colui che da alcuni avversari politici viene additato di essere fascista, arriva il sostegno dall’opposizione di Raffaele Colombara:
“Scandaloso che tre agenti della polizia locale rincorrano Cicero per tutta la città – afferma il consigliere anche lui civico di Quartieri al Centro – forse lo hanno confuso con i moltissimi spacciatori che infestano Campo Marzo, corso San Felice, Giardini Salvi, Santi Apostoli, contra Fossetta, Mure Pallamaio, via Verdi… e si potrebbe continuare. Ma non è così”.
“Cicero – continua Colombara – ha servito questa città per 25 anni, ed anche se spesso non ne condividevo pensieri, parole ed opere, dico che merita rispetto! Lui, peraltro, il posto se l’era conquistato con i voti. Sia questo un monito per quanti credono di essere amici di Rucco, e magari si sono prodigati per la sua elezione”.
“Per quanto mi riguarda – conclude – metto a disposizione di Claudio la sala dell’opposizione ogni volta che riterrà di avere qualcosa da dire, non per condivisione delle sue idee, che spesso non c’è, ma riconoscendo il suo generoso servizio alla città”.