Si sono conclusi i lavori di piantumazione di arbusti a sostituzione della staccionata in legno ammalorata e vandalizzata lungo la ciclabile che collega strada di Gogna al parco del Retrone.
Parte dell’intervento è stato realizzato gratuitamente dai giovani iscritti del Rotary Club Vicenza mentre il Comune si è occupato di togliere la staccionata, di preparare il terreno alla piantumazione e di mettere a dimora alcune piante su un tratto della ciclabile.
“Come promesso, interveniamo per ridare dignità alla pista ciclabile dopo l’atto vandalico subìto – ha dichiarato l’assessore alle infrastrutture e al verde pubblico Mattia Ierardi –; abbiamo optato per una soluzione tecnica in piena sintonia con il contesto ambientale e con le linee guida dell’amministrazione. Il verde pubblico è una nostra priorità e nonostante le difficoltà, lavoriamo per migliorarlo, con una programmazione ben definita sia per gli interventi emergenziali che per la pianificazione complessiva della città”.
Nel dettaglio, su ambo i lati della ciclabile è stata messa a dimora una siepe di acero campestre, una specie che, in piena maturità, garantisce una buona struttura legnosa consistente e impenetrabile. Si tratta complessivamente di 900 piantine da vivaio, alte 80 centimetri, lungo un tratto di 160 metri, ai quali si aggiungono i 70 metri relativi al primo intervento realizzato nel 2018.
Si è optato per una soluzione tecnica ambientale adatta al contesto esterno agricolo,
pur con le difficoltà legate alla presenza di un rilevato in terra armata con sponde quasi verticali, quindi con ristretti margini laterali di esecuzione.
Considerata la giovane età degli arbusti, sono stati collocati tutori verticali in legno e fili di acciaio trasversali a contenimento della pista.
Il costo dell’intervento a carico del Comune, che ha eseguito i lavori preparatori e di riporto del terreno vegetale di sponda e del telo pacciamante oltre alla rimozione della staccionata e al completamento della piantumazione, è pari a 7.500 euro.
I lavori sono stati eseguiti dalla ditta Mattiello Bruno e figli di Longara (Vi).