Un cimitero musulmano è un prezioso contributo alla costruzione di una città che non esclude nessuno. Un’area di sepoltura alle legittime istanze dei cittadini di religione islamica, nel rispetto delle esigenze dell’amministrazione comunale e delle leggi italiane, costituisce un passo concreto verso la completa integrazione dei cittadini di religione islamica.
Giovedì 21 dicembre l’assessore ai servizi demografici e cimiteriali Leonardo Nicolai, il consigliere esterno con delega in materia di rapporti con le comunità con religiose Fioravante Rossi e il consigliere delegato in materia di relazioni con le comunità straniere Mattia Pilan saranno in sopralluogo al campo delle sepolture islamiche che sorgerà al cimitero maggiore di Vicenza, posizionato nell’area “Giardino” del cimitero.
Sarà presente anche Yahya Zanolo della COREIS, la Comunità Religiosa Islamica Italiana, insieme ad alcuni componenti delle altre comunità musulmane. Uno dei rappresentanti, Mustapha Ouanit, a Vipiu.it parla di “apertura e la collaborazione mai vista prima, della nuova giunta comunale di centrosinistra guidata dal sindaco Giacomo Possamai“.
Ouanit è da lungo tempo un cittadino italiano residente a Vicenza, segretario dell’associazione “Unione immigrati”, ex tesoriere del centro culturale islamico “Ettawba” di via Vecchia Ferriera e ha un master in studi sull’Islam in Europa con una tesi sul finanziamento delle associazioni islamiche in Italia.
“La diversità è una ricchezza – spiega – ed è un elemento che ci esorta tutti, sotto un solo tetto, a collaborare tra di noi e ci chiede e ci chiederà, sempre, soprattutto in questo delicato momento di crisi economica, risposte adeguate su numerosi temi come la pace, la fame, la miseria che affligge milioni di persone, la crisi ambientale, la violenza, la corruzione, il degrado morale e in particolar modo quello commesso in nome della religione come si vede oggigiorno in Medio Oriente!”.
“Il trasporto di una salma dall’Italia verso i paesi di origine – aggiunge Ouanit – sembra essere diventato davvero complicato in alcuni casi, come il caso del Marocco, e con la sincerità di non avere ricette magiche, per noi cittadini musulmani vicentini, che hanno combattuto anni e anni, per avere uno spazio cimiteriale degno, credo sia il momento adatto per rivolgerci al senso civico costituzionale di fronte al quale ogni odio ed ogni distinzione devono spegnersi”.
Di cimiteri islamici a Vicenza e provincia non ce n’è neanche uno per il momento. La presenza di cittadini di fede islamica nel Comune di Vicenza e provincia si stima sia a quasi ventimila fedeli. Le procedure burocratiche erano iniziate anni fa con la giunta di Variati.
“La Costituzione italiana – continua nella sua riflessione – come sappiamo tutti è chiarissima e prevede il diritto di culto come prevede anche la possibilità per gli appartenenti a tutte le religioni di essere sepolti secondo il proprio rito. Un sacrosanto diritto che si tratta di un doveroso riconoscimento della specificità religiosa garantita dalla Costituzione”.
“Questo è il tempo dei muri, anche tra i cadaveri, e degli odi, inestinguibili, e chissà se Vittorio Arrigoni, se rinascesse, avrebbe ancora la forza di invocare: «restiamo umani»”, conclude Ouanit.