Nei giorni in cui Vicenza si appresta ad affrontare la fase finale che condurrà all’assegnazione del titolo di Capitale italiana della Cultura 2024, arriva un piano triennale di investimenti strutturali per il rilancio e l’ammodernamento del Cinema Odeon di Vicenza, che con i suoi 115 anni di programmazione ininterrotta (è rimasto in attività anche durante le due guerre mondiali) è la sala più longeva di tutta Italia per attività continuativa.
Ad annunciare questo importante progetto denominato “Cinema Odeon 2024: proiettiamo il nostro avvenire” è la collaborazione stretta tra Comune di Vicenza e la società che gestisce la Sala, che fa capo alla Società Generale di Mutuo Soccorso, che per la rilevanza delle risorse necessarie lanceranno nelle prossime settimane un’importante campagna di raccolta fondi rivolta al territorio e all’intera comunità vicentina.
Gli interventi previsti fino al 2024 sono molto precisi. Due di loro sono già alla fase finale di realizzazione: da un lato vi è la Nuova Sala Lampertico, soprannominata “il Ridotto” dell’Odeon, che è stata completata a carico della SGMS lo scorso novembre e che è già attiva con una specifica programmazione; dall’altra c’è il recupero – a cura dell’amministrazione comunale – del campanile (architetto Francesco Muttoni, 1720) della ex-chiesa di San Faustino, bene al cui interno è collocata la sala cinematografica.
Se i primi passi sono stati mossi ora restano gli altri altrettanto corposi: anzitutto vi è il recupero delle facciate esterne dell’ex-chiesa, il cui fronte che si affaccia su Piazzetta Parise è già oggetto di interventi che si concluderanno entro l’anno. Per quanto attiene alla facciata laterale e per la zona tetto i lavori saranno programmati nei prossimi due anni, con l’obiettivo di completare i lavori per l’inizio del 2024.
“Esprimiamo piena soddisfazione per questi interventi – affermano il sindaco Francesco Rucco e l’assessore alla cultura Simona Siotto – che vanno nella direzione giusta del progetto Vicenza 2024. Oltre alle attività culturali che intendiamo sviluppare è infatti necessario investire anche nei “luoghi” della cultura che, con vari linguaggi artistici, contribuiscono a “nutrire” la cittadinanza di quegli ingredienti che ne sviluppano la componente intellettuale, creativa e relazionale. Vicenza ha la fortuna di avere il “suo” Cinema Odeon che, nel corso dei decenni, ha fatto conoscere l’arte cinematografica a intere generazioni di vicentini”.
“Il movente ideale che ci anima in questa avventura, perché di avventura si tratta, è quello di sentirsi eredi di un luogo di cultura che, in passato, è stato vissuto e animato da illustri vicentini quali Arpalice Cuman Pertile, Goffredo Parise, Licisco Magagnato, Paolo Di Valmarana, Alberto Caldana, Neri Pozza, e Fernando Bandini. Figure chiave che hanno arricchito Vicenza con il loro “capitale” culturale e intellettuale – dicono Enrico Ladisa, programmatore del Cinema Odeon, e Giuseppe Nardin, consigliere della SGMS -. L’importante investimento economico nel corso del triennio ammonta a circa 600 mila euro – proseguono – di questi circa un terzo lo abbiamo messo a disposizione noi con le nostre disponibilità. La restante somma confidiamo di raccoglierla dalle tante persone “amiche” dell’Odeon così come dal tessuto economico e imprenditoriale vicentino che, in occasione della candidatura, ha affermato l’importanza di investire in quel capitale sociale che è la cultura. In questo ci agevola la possibilità di poter contare sul forte vantaggio rappresentato dall’Art Bonus che consente di detrarre ben due terzi delle donazioni erogate a sostegno di questi interventi. Indubbiamente – concludono – oggi il Cinema Odeon va considerato come un “bene comune” dei vicentini”.
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Fonti: Cinema Odeon 2024: proiettare il futuro , Comune di Vicenza