Dalla sua apertura come Cinematografo San Faustino il 18 maggio 1907, il Cinema Odeon rappresenta da sempre un punto di riferimento culturale per Vicenza, forte della capacità di coniugare l’attività cinematografica a molteplici altre attività. Oltre al cinema c’è spazio per letteratura, arte, insegnamento delle lingue straniere, musica. Ente promotore di queste iniziative è la Società Generale di Mutuo Soccorso, attiva dal 1858 e che oggi si pone obiettivi ambiziosi per crescere ancora: primo fra tutti la valorizzazione del Cinema Odeon come patrimonio artistico e culturale italiano. Nella sua lunga storia l’Odeon ha ospitato rassegne tra le più importanti del Veneto: da vari decenni si ripete la magia del Cineforum, da trent’anni i weekend sono all’insegna del cinema d’essai con il Filmstudio e da sempre all’Odeon trovano spazio i film in lingua originale, le pellicole per bambini e proposte didattiche per le scuole, dalle elementari agli istituti superiori. È considerata la sala cinematografica più longeva d’Italia perché dal 1907 non ha mai interrotto la programmazione, nemmeno durante le due guerre mondiali. Purtroppo ha invece dovuto farlo per la pandemia Covid, anche se è riuscito a non chiudere il rapporto con gli affezionati frequentatori e con tutti i cinefili di Vicenza e del Veneto (e non solo) grazie a una programmazione online, ma da domani 29 aprile riapre le porte delle sue sale con la proiezione del documentario Collective e del pluripremiato al festival di Venezia, ai Golden Globes e agli Oscar Nomadland.
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