“Interi pascoli cancellati dal passaggio dei cinghiali, come dimostra una foto che mi è stata inviata questa mattina dall’amministrazione del Comune di Valbrenta, a Vicenza. Si tratta dell’area di Malga Pozzette: dopo il passaggio delle loro zanne, le zolle sono rivoltate come se il terreno fosse pronto per essere arato. Agricoltori e allevatori sono disperati e, se non si interviene subito con delle misure mirate, la prossima stagione sarà drammatica”.
Le parole affidate a una nota sono del Vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto, Nicola Finco (Intergruppo Lega – Liga Veneta), che interviene così “sull’emergenza cinghiali”.
“I cinghiali sono ormai talmente diffusi ovunque sul territorio regionale che non ci sono neppure i numeri ufficiali: circa 90mila e scorrazzano indisturbati dalla campagna fino alla città – spiega il Vicepresidente – Il fenomeno è un problema di ordine pubblico e sicurezza, ma anche di sostentamento per agricoltori e allevatori che non ce la fanno più. Una situazione favorita dall’emergenza Covid che con il lockdown ha lasciato campo libero alle colonie giunte fino alle aree urbane”.
“Gli animali selvatici distruggono produzioni alimentari, sterminano raccolti, assediano campi – denuncia Finco – Non possono fare più di tanto i circa 7mila selecontrollori. Il dossier che era stato elaborato dalla Coldiretti evidenzia danni periziati per oltre un milione di euro, di cui liquidati poco più della metà. Importo assolutamente sotto stimato perché gli agricoltori esasperati hanno addirittura smesso di presentare le istanze. Non c’è territorio che si stia salvando dal passaggio di questi animali, che devastano i terreni che trovano. Un vero assedio. Con circa 7000 selecontrolli nel 2020 si sono abbattuti circa 7000 capi, in media un capo a soggetto. E se la stima è di circa 90.000 capi, concentrati in alcuni territori, con questo ritmo la Regione sarà invasa dai cinghiali”.
“E’ importante e urgente che lo Stato supporti la Regione in questa situazione, serve un gioco di squadra per rendere le misure di contenimento e controllo effettivamente efficaci – chiede il consigliere regionale – Inoltre, gli agricoltori dotati delle necessarie autorizzazioni siano messi in condizione di essere effettivamente protagonisti delle azioni di contenimento, anche attraverso l’utilizzo di altri soggetti autorizzati, per intervenire immediatamente sui propri fondi agricoli”.
“E ancora – conclude Nicola Finco – Occorre semplificare le procedure per l’attivazione di tutti gli interventi e mettere in atto azioni per promuovere l’attività dei selecontrollori”.