Cinque messaggi stressanti: appaiono come positivi ma possono trasformarsi in “gabbie”

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Da un punto di vista psicologico, facendo riferimento in particolar modo al modello dell’Analisi Transazionale, ciascuno di noi cresce ricevendo dai propri genitori dei messaggi che “modellano” e “guidano” la costruzione della nostra identità.

Tali messaggi appaiono come positivi, ma in realtà possono trasformarsi in “gabbie” in quanto ci spingono e condizionano a comportarci sempre in un certo modo, anche quando sono sconvenienti per noi, proprio come se mettessimo il pilota automatico.

Sono imperativi a cui sentiamo di dover aderire a tutti i costi, per ricevere stima, affetto e fiducia dagli altri e possono portarci a modificare la nostra personalità per essere come gli altri vorrebbero, impedendoci di essere autentici e liberi.

Quali sono questi 5 messaggi “stressanti”?

Le 5 imposizioni, dette anche “spinte”, che inconsapevolmente possiamo seguire, spesso possono metterci in una situazione di disagio ed ansia… Non sempre, infatti, abbiamo l’energia per soddisfarli e per essere all’altezza di quel dialogo interno che ci vuole perfetti, che ci spinge a soddisfare i bisogni altrui (magari mettendo da parte i nostri), ad essere forti o prestanti. Ma vediamole:

  1. SII PERFETTO. La persona che soccombe a quest’ordine va al di là della sana ricerca dell’eccellenza e cade in un perfezionismo malsano. Mai soddisfatta dei risultati raggiunti, è molto critica nei riguardi di sé stessa. Perdendo molto tempo ed energia nel definire i dettagli, diminuisce la sua produttività. Gli errori, anche minimi, sono vissuti come delle enormi delusioni. E’ vietato sbagliare! Qual è il suo antidoto? Pensare che è normale essere sé stessi. Gli errori fanno parte della vita e rappresentano opportunità di apprendimento. Concedetevi il diritto di commettere errori … valorizzate i vostri successi e i vostri progressi senza dire “si, ma …”.
  2. SII FORTE. La persona che segue questa voce interna non ascolta i propri bisogni e le proprie emozioni. Pensa che nella vita si debba “tener duro”. Inoltre si sentirebbe colpevole nel mostrarsi debole. Ritiene che sia positivo superare i propri limiti e che si debba essere orgogliosi di resistere più della media delle persone. Rischia di sovraffaticarsi. E’ vietato crollare! Qual è il suo antidoto? Pensare che è normale avere delle emozioni, dei dubbi, dei bisogni. Tutti gli esseri umani sono vulnerabili. Nasconderlo o negarlo non serve … si paga a lungo termine con sintomi depressivi, ossessivi, somatizzazioni. E’ giusto ascoltare sé stessi!
  3. SFORZATI! La persona che si impone quest’ordine crede che ci si debba dare un gran da fare per avere un po’ di successo. La facilità è esclusa. Queste persone lavorano molto, anche quando non serve. Vietato essere pigri! Qual è l’antidoto? Pensare che le cose possono essere svolte con semplicità e piacere, concedetevi il diritto di stare bene e prendetevi il vostro tempo!
  4. COMPIACI. La persona ha paura di non piacere, di essere rifiutata o abbandonata. I desideri ed i bisogni degli altri sono più importanti dei propri. Non sa dire di no, non osa opporsi e cerca di indovinare ed anticipare ciò che ci si aspetta da lei. Ha sempre paura di sbagliare e di ferire chi la circonda. Vietato ascoltarsi! Qual è l’antidoto? Pensare che non possiamo piacere a tutti! E’ normale pensare anche a sé stessi, volersi bene e vivere secondo i propri valori.
  5. SBRIGATI! La persona che segue quest’ordine è di natura impaziente. Detesta perdere tempo ed essere in ritardo. E’ sempre di corsa, teme di non finire entro i termini e si sbriga a fare le cose con il rischio di non farle con cura o prendersi abbastanza tempo per riflettere. E’ vietato prendersi il proprio tempo! L’ antidoto è di pensare che è normale prendersi il tempo necessario per fare le cose, datevi una priorità ed organizzatevi. La pressione generata dall’urgenza è deleteria! Scegliamo quando correre o rallentare … togliamo il pilota automatico!

Tutti questi messaggi influenzano e compromettono la qualità della nostra vita e delle nostre relazioni, in quanto ci tengono inconsciamente e costantemente invischiati in dinamiche antiche ma che costantemente ripetiamo e che generano ansia.

E’ importante sapere che sono i pensieri a determinare i nostri stati d’animo, e di conseguenza, le nostre azioni, non la situazione! Pensiamo a cosa potrebbe accadere se cambiassimo i nostri pensieri… si vivrebbe decisamente meglio!

… cosa possiamo fare per migliorarci, affrontare le situazioni di stress e stare bene?

Possiamo prendiamoci cura di noi attraverso:

  • La conoscenza: è il primo passo verso il cambiamento! Dare  un nome a ciò che ci fa soffrire e ci limita è la chiave di volta per fare qualcosa per noi stessi. Se l’ansia che ci attanaglia non è adattiva ma disadattiva, attiviamoci per fare qualcosa per noi.
  • Coltiviamo momenti mindfulness per sviluppare la consapevolezza di noi: una mente agitata è il principale assassino della realtà! L’allenamento alla consapevolezza come stile di vita ci permette di “addomesticare” i pensieri e potenziare la capacità di attenzione, rimanendo sul momento presente, sul “qui ed ora”, così da agire in modo saggio e adulto di fronte alle situazioni.
  • Utilizziamo tecniche di rilassamento per purificare la mente. Il respiro è energia vitale: se la respirazione è in qualche modo limitata, la nostra energia vitale diminuisce. Sentirsi agitati e indecisi spesso si accompagna ad una respirazione superficiale e non efficace, che offusca la nostra lucidità. Una respirazione profonda espande i polmoni, permette un adeguato apporto di ossigeno al cervello, rallenta il battito cardiaco, favorisce la concentrazione. Inoltre permette di ripristinare l’equilibrio neurovegetativo. L’utilizzo regolare di tecniche di rilassamento aiuta a stimolare il sistema parasimpatico (rilassante) favorisce il cambiamento di quegli atteggiamenti mentali e di quelle convinzioni che ci creano disagio, a favore di un pensiero più funzionale e consapevole, per un benessere generale.

Rivolgiamoci ad un professionista per una consulenza psicologica: prima che un disagio si trasformi in problema prendiamo in mano la nostra vita! La psicoterapia risulta efficace nei disturbi d’ansia: consente alla persona di cambiare gli schemi mentali disfunzionali ed uscire dalle “gabbie” prima citate per sentirsi liberi, consapevoli, efficaci ed autentici