Cipì, a Cassola il passerotto multimediale

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Mario Lodi ha scritto Cipì negli anni 70 per dimostrare la capacità e la libertà di apprendimento dei bambini, ma anche il ruolo fondamentale dei genitori in materia di educazione. Il passerotto di Lodi si distingue dai suoi simili per la sua voglia di esplorare il mondo. Già dalla nascita il nido gli sta stretto e i consigli della mamma non bastano a frenare la sua curiosità: il desiderio di conoscere il mondo è sempre più forte di qualsiasi prudenza.

Domenica 27 ottobre inaugura alle ore 16.30 la nuova stagione del Vivaldi di Cassola un Cipì molto particolare, allestito dalla Fondazione Aida con Selene Farinelli. Se l’intento pedagogico rimane fedele al classico di Lodi dall’altra utilizza le tecniche tradizionali del teatro di figura per indagarne le possibilità nel digitale: le videoproiezioni e un software appositamente realizzato da Stefano Piermatteo permettono agli attori di animare i personaggi in tempo reale senza l’ausilio di personale tecnico in regia e senza ricorrere all’uso di cartoni animati e sequenze doppiate. Gli attori controllano i personaggi secondo la tecnica dello stop motion, modificando in tempo reale le illustrazioni appositamente realizzate per essere composte e animate dal vivo.

Con Enrico Ferrari, Fabio Slemer, Marco Profita