Ciro Asproso: un piatto di lenticchie per l’ex Domenichelli

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Fino ad oggi giuristi, politici ed urbanisti – è scritto in una interrogazione di Ciro Asproso – hanno cercato in tutti i modi di persuaderci che il semplice fatto di possedere un’area trasformabile equivalesse a mettersi in tasca un diritto inalienabile. Una convinzione aberrante, rafforzata tuttavia, dal fatto che i Comuni hanno iniziato a riscuotere l’IMU e le Banche ad inserire i valori di quei terreni tra i crediti dei loro bilanci. Ora sappiamo, da alcune sentenze del Consiglio di Stato che non è affatto così, eppure sono pochi i sindaci che s’impegnano veramente per far cambiare le cose.

L’area ex Domenichelli è un’eredità del PRG del 1983, un residuo di Piano che abbiamo conservato per quasi 40 anni nella convinzione che di quel progetto di città non si dovesse buttare nulla. La parola magica, evocata negli anni per rendere meno indigesta la riproposizione di questi Piani è “Perequazione”: ossia, distribuire i vantaggi della rendita tra più proprietari e cedere parte dei lotti al Comune, per ricavarne opere e attrezzature pubbliche ed evitare così il ricorso all’esproprio.

Di fatto, le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. La pianificazione non è più appannaggio del Consiglio comunale (e quindi dei cittadini), ma è il frutto di una contrattazione tra tecnici che porta in dote una proliferazione abnorme di rotatorie e supermercati. Uno stravolgimento senza precedenti del paesaggio urbano e del tessuto sociale della nostra città.

In questa logica nasce l’idea della Giunta Variati: 2.500mq da cedere al Comune per realizzare un grande parcheggio e la nuova sede del Municipio, in cambio di 20 mila mc di direzionale/residenziale e di una piastra commerciale di 2.000 mq. Una scelta discutibile e che non abbiamo mai condiviso, ma per quanto perversa aveva almeno una sua logica.

Tutto ciò considerato si CHIEDE:
? Il primo, improrogabile impegno, doveva essere la revisione del Piano degli Interventi. Perché non si è proceduto fin da subito alla rinegoziazione di tutti gli Accordi non coerenti con uno sviluppo sostenibile della città e del suo territorio?
? Qual è ora il disegno di questa Amministrazione, l’ennesimo, inutile supermercato in cambio di un marciapiede e di uno spezzone di ciclabile?
? Per quanto ancora continueremo ad assecondare il cemento e a barattare il suolo con il classico piatto di lenticchie?

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