L’assessore alla cultura del Comune di Vicenza Simona Siotto ha risposto oggi in consiglio comunale ad una domanda d’attualità presentata dal consigliere comunale di minoranza Raffaele Colombara.
“La notizia secondo la quale il CISA intende lasciare la sua storica sede in città, non è assolutamente vera,ma c’è una trattativa ben avviata con la Soprintendenza affinché venga rivisto l’oneroso canone annuale che ad oggi il Centro è costretto a versare alle casse dello Stato. L’amministrazione è sempre costantemente a conoscenza di tutte le situazioni degli Enti e delle Istituzioni delle quali è socio fondatore, e il momento finanziariamente particolare del Cisa, sorte peraltro purtroppo condivisa da altre grandi Fondazioni a livello nazionale, è stato determinato, oltre che da fattori a tutti noti, da una crisi che viene da lontano dovuta in primis dalla decisione dell’amministrazione Variati di tagliare il contributo istituzionale da 130 a 50 mila euro annui. Questa amministrazione ha assegnato al Cisa un contributo straordinario di 50 euro per la progettazione scientifica della mostra “Ritratto di donna. Il sogno degli Anni venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi” e ha garantito la massima collaborazione nella realizzazione di nuove proposte di circuiti museali e bigliettazioni speciali, anche su richiesta della stessa Fondazione. Voglio ricordare che in occasione della mostra “Van Gogh. Tra il grano e il cielo” era stato richiesto al CISA un contributo di 15 mila euro per partecipare al biglietto speciale dei musei collegato alla mostra del curatore Goldin. Questa amministrazione ribadisce, naturalmente, la precisa volontà e l’impegno della massima collaborazione con l’importante Istituzione, patrimonio inscindibile dalla città di Vicenza”.