Cisl Veneto, al via il percorso verso il 14° Congresso

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I vertici nazionali e veneti della Cisl stanno preparando il percorso che condurrà a maggio prossimo al 14esimo congresso del sindacato. Se ne è parlato al Consiglio generale di Cisl Veneto, tenutosi nelle scorse ore a Mestre-Venezia.

“Serve un cambio di strategia che affronti i nodi strutturali del Veneto, a partire dall’emergenza abitativa e demografica, con una visione strategica globale e un patto tra i diversi attori per far recuperare attrattività al territorio”. Queste le parole del segretario generale di Cisl Veneto Massimiliano Paglini, giusto all’indomani della presentazione delle linee guida della Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanzia regionale (DEFR) 2025-2027 da parte della Regione del Veneto, nel suo intervento di apertura al Consiglio generale regionale di oggi a Mestre, ultimo dell’anno in corso.

“Tutela della salute, sviluppo economico e competitività, sicurezza nei luoghi di lavoro, diversificazione delle fonti energetiche, accoglienza e inclusione delle persone migranti,…: sono i temi per i quali abbiamo trasmesso le nostre osservazioni al DEFR, sollecitazioni che non abbiamo ad oggi visto accolte e che continueremo a portare con fermezza in tutti i tavoli di confronto. Perché in una congiuntura così fragile e delicata per la nostra regione, in cui le emergenze prioritarie rischiano di minare la tenuta del sistema sociale ed economico, è fondamentale definire al meglio le linee strategiche e finanziarie, e dunque in quali ambiti e modalità la Regione sceglierà di allocare le proprie risorse”.

L’assemblea, che ha raccolto cento dirigenti sindacali, delegati e operatori da tutta la regione, ha dato avvio al percorso verso il 14° Congresso di Cisl Veneto, fissato per il 15 e 16 maggio 2025: un percorso democratico di partecipazione, che andrà a definire fronti strategici di impegno e le linee di sviluppo per il futuro dell’organizzazione. E si compirà attraverso diverse tappe, a partire da gennaio, con assemblee nei luoghi di lavoro e poi congressi di categoria e quelli dei territori provinciali.

“Una stagione congressuale che si apre dentro un quadro complesso, incerto, preoccupante, dentro e fuori il nostro Paese come nella nostra regione, e chiede a noi cislini di esserci per cambiare”, ha evidenziato Paglini, aggiungendo: “Vogliamo dare il nostro contributo puntando al traguardo di un nuovo umanesimo europeo del lavoro, per un’economia a forte tradizione sociale, fondata su sviluppo, lavoro, diritti di cittadinanza sia per i lavoratori che per i pensionati. E diritti di cittadinanza anche per i milioni di persone che a causa di un modello di sviluppo che sta stravolgendo il pianeta, delle guerre e dei radicalismi religiosi, premono e premeranno alle frontiere del mondo civilizzato per cercare con ogni mezzo e ad ogni costo la speranza di una vita migliore”.

“Come Cisl vogliamo svolgere a pieno il nostro ruolo di sindacato, sia a livello nazionale che a livello regionale e nei territori – ha detto Daniela Fumarola, segretaria generale aggiunta di Cisl nazionale, evidenziando l’importanza di questo percorso congressuale –, all’insegna della responsabilità, del riformismo, della partecipazione. Con la ferma convinzione che il dialogo sociale è l’unico metodo che può condurre oggi a risultati concreti: bisogna uscire dagli steccati ideologici del conflitto fine a se stesso e recuperare il tempo perso in tanti anni di muro contro muro che hanno bloccato competitività, investimenti, retribuzioni, sostenibilità e responsabilità sociale. È con la nostra linea autonoma e con il confronto costante che abbiamo conquistato in questi mesi anche la convergenza di tutte le forze parlamentari attorno alla nostra proposta di legge sulla partecipazione”.