Classifica Censis delle Università italiane, Padova al top. Il plauso del presidente Zaia, dell’assessore Marcato e della consigliera Camani

211
università di Padova numero 1 secondo il censis nel 2024-25

Atenei veneti in grande spolvero nella classifica 2024/2025 delle Università italiane elaborata dal Censis, giunta alla sua ventiquattresima edizione. Si tratta di un’articolata analisi del sistema universitario italiano, che divide in categorie omogenee per dimensioni atenei statali e non statali e che si basa sulla valutazione delle strutture disponibili, dei servizi erogati, del livello di internazionalizzazione, della capacità di comunicazione 2.0 e della occupabilità. L’università di Padova, in particolare, è al primo posto tra quelle con oltre 40 mila studenti (primo lancio alle 16.30, ndr).

zaia complimenti università di padova
Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia

Numeri che hanno meritato i complimenti del Presidente della Regione Veneto Luca Zaia: “Ancora una volta il Veneto si distingue per l’eccellenza del sistema universitario grazie a una qualità della didattica e dei servizi sempre maggiore, con atenei attraenti per gli studenti che scelgono di formarsi nelle università della nostra Regione. La classifica elaborata dal Censis vede, infatti, l’Ateneo Patavino al primo posto tra le migliori università statali con più di 40 mila studenti, grazie a borse di studio, servizi digitali, internazionalizzazione e occupabilità, seguito dall’Alma Mater di Bologna, scalzata dal podio dopo 14 anni, e dalla Sapienza di Roma. Un riconoscimento ad una istituzione accademica che conta più di 800 anni di storia e che dimostra di saper stare al passo coi tempi, mantenendo fede alla sua vocazione universale. Il ranking delle università premia per qualità altri due atenei veneti: l’Università di Verona, all’11° posto nella classifica degli atenei medi, tra i 20 mila e i 40 mila iscritti, e la Ca’ Foscari di Venezia, al 6° posto tra i piccoli atenei, tra i 10 mila e i 20 mila iscritti. Il mio grazie va ai rettori, docenti e a tutti coloro che ogni giorno lavorano con passione ed impegno consentendoci di raggiungere questi risultati prestigiosi, che confermano, ancora una volta, la qualità del mondo accademico veneto”.

Assessore marcato complimenti università di padova
L’assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato

Anche l’assessore regionale allo sviluppo economico Roberto Marcato ha commentato con soddisfazione il primato dell’Università di Padova: “È una fonte di orgoglio per me in duplice veste, quella di assessore regionale allo sviluppo economico e, al contempo, quella di cittadino padovano. Un primato che rafforza l’idea che abbiamo da sempre della nostra università più storica e più prestigiosa, capace di rendere Padova fulcro della scienza e della ricerca fin dalla sua fondazione”.

“Voglio esprimere i miei complimenti più sinceri alla Rettrice Daniela Mapelli – ha aggiunto Marcato – in particolare per l’eccellenza della ricerca e l’innovazione che ha reso l’ateneo patavino fondamentale partner in numerosi progetti di ricerca con il coinvolgimento delle imprese. Un fiore all’occhiello sul quale la Regione del Veneto, attraverso il mio assessorato, ha puntato molto e sul quale intende continuare ad investire per garantire il susseguirsi virtuoso di primati in campo accademico”.

“La conquista, nella classifica Censis, della posizione di vertice nazionale da parte dell’Università degli studi di Padova – dice la capogruppo del Pd in Consiglio regionale, Vanessa Camani – è un risultato di assoluta eccellenza per il quale vanno ringraziati la rettrice Daniela Mapelli, il corpo docenti e tutti i lavoratori dell’ateneo. Una squadra animata da grande impegno e professionalità e che costituisce una realtà di cui Padova e il Veneto devono essere orgogliosi”.
“Ci auguriamo che questo primato non venga colto da chi governa la Regione unicamente per far sfoggio di meriti sui quali è più che legittimo dubitare. Basti pensare come da molti anni l’erogazione dei finanziamenti regionali per garantire le borse di studio agli studenti idonei sia un autentico calvario, con stanziamenti dati col contagocce e in perenne ritardo. Solo quest’anno mancano risorse per oltre 4.000 borse di studio. L’auspicio è che il successo dell’ateneo patavino sia di stimolo per la Regione: se Zaia e la Giunta regionale credono davvero in questa realtà, garantiscano d’ora in avanti risorse certe, adeguate e costanti”.