12 mila chilometri on the road. Protagonista di questa sfida è Claudio Zarantonello, 65 anni di Quinto Vicentino, ex conducente di autotreni ora in pensione, con la sfrenata passione dei motori e dei viaggi spartani con mezzi a bassa velocità. “In garage tengo alcune moto d’epoca, anche un bel Morini 50cc a 4 tempi. Ma è con lo scooter che mi diverto di più e faccio le corse migliori – racconta -.
Ormai sono anni che con la mia eroica vespetta partecipo a gare non competitive di lungo percorso per cinquantini, come la Milano -Taranto e la Biella-Pachino. Ora mi sento pronto e collaudato per affrontare quest’avventura africana a cui pensavo da tempo. Uno stimolo in più è venuto dalla “Camel rally 2023”, la gara non competitiva per cinquantini che quest’anno parte da Biella (giovedì 20 aprile 2023, ndr) per poi concludersi a Marrakech.
Gli eroici partecipanti, provenienti da tutta Italia, sono 18. Ci sono anche degli amici più temerari di me che correranno questa gara con ciclomotori storici quali il vecchio Sì della Piaggio e lo scooter Lui della Lambretta. Il bello di questa gara? Chi arriva primo non vince nulla, neanche una patacca. Il premio più bello per tutti è la soddisfazione di giungere al traguardo finale”.
Verso Dakar. Ma la parte più difficile del viaggio parte proprio da qui. Una volta arrivato a Marrakesh (prevede d’esserci tra il 25-26 aprile 2023) Claudio farà un giorno di meritato riposo e da lì, in solitaria, proseguirà a sud in direzione Dakar, con la sola assistenza del Gps. “M’immagino un itinerario tanto suggestivo quanto impegnativo. Affrontare tratti di deserto con una vespetta 50 non è certo una… passeggiata – commenta -. Per questo ho allestito la mia Vespa in ogni suo dettaglio: dalla tanica per i rabbocchi d’olio ai vari pezzi di ricambio. Se tutto va bene, come mi auguro, conto di percorrere il tratto Marrakech-Dakar in 7-8 giorni. L’importante, incrociando le dita, è che i pistoni della mia Vespa tengano fino alla fine”.
La forza del viaggio. Il centauro Claudio è particolarmente motivato. A Dakar ci vuole arrivare. E ci arriverà. Ma non solo per sport. Sappiamo che in Senegal farà visita a due sedi missionarie che gestiscono degli orfanotrofi e per le quali Claudio ha promosso in questi mesi una raccolta fondi a favore dei bambini meno fortunati.
Come dice il Saggio: “Un bel viaggio, oltre all’apparenza, ha sempre grandi finalità”.