Clausola antifascista per accesso agli spazi pubblici, Asproso contro Giovine: no al revisionismo e alle provocazioni

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Con l’approssimarsi delle elezioni regionali, scrive nella nota che pubblichiamo il consigliere comunale di Coalizione Civica per Vicenza Ciro Asproso, si fa sempre più pressante il bisogno di visibilità dei potenziali candidati ed è forse per questo che l’assessore Giovine – non avendo molto altro per cui farsi ricordare – torna a rivangare un tema sempre caro alle frange più estreme della destra: il revisionismo storico e la banalizzazione dell’antifascismo.
In tale contesto si inserisce dunque la volontà di approfittare della delega al Commercio e alle Attività produttive per cassare, dal Regolamento per l’uso degli spazi pubblici, la clausola che prescrive il ripudio del fascismo.

Sulla stessa linea vi è inoltre il tentativo (ribadito dall’assessore Giovine, ma non solo) di attribuire alla Costituzione un carattere “a-fascista”, il che rappresenta una grave mistificazione oltre che un falso storico, dato che vi è un rapporto indissolubile tra antifascismo e costruzione democratica dell’ordinamento costituzionale.
Sono all’ordine del giorno le provocazioni, gli atti di violenza e i tentativi di riscrivere la storia del secondo conflitto mondiale e della lotta di liberazione, da parte di frange xenofobe e razziste della società italiana. Ed è proprio per questo che ai rappresentanti delle Istituzioni si richiede un atteggiamento ancora più fermo e risoluto, nel contrastare ogni forma di vicinanza e accondiscendenza all’ideologia fascista e al substrato culturale che da essa trae origine.

Tutto ciò considerato si CHIEDE al Sindaco:

– di esprimere il suo pensiero in merito al mantenimento della clausola contestata.
– di respingere ogni tentativo di ripudio e sottovalutazione del ruolo avuto dalla nostra Città nella lotta di liberazione. Funzione – giova ricordarlo a chi dimostra di avere la memoria corta – che le valse l’attribuzione della seconda medaglia d’oro.

Ciro Asproso

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