Movimento Italia Sociale Vicenza si schiera con la mozione per reintrodurre la clausola antifascista nel regolamento comunale. Una presa di posizione che fa seguito agli scontri tra manifestanti e polizia in occasione di Vicenza Oro.
A dicembre scorso, i consiglieri comunali Martina Corbetti e Mattia Pilan di Coalizione Civica – Sinistra Verdi avevano infatti presentato una mozione per reintrodurre la clausola antifascista nel regolamento comunale per l’occupazione del suolo pubblico. Nel 2020, la giunta dell’allora sindaco Francesco Rucco, l’aveva stralciata, dopo che era stata in precedenza introdotta, nel 2018, dall’amministrazione di Achille Variati.
“Dopo gli scontri di sabato 20 gennaio 2024 – afferma Gian Luca Deghenghi del Mis Vicenza – tra manifestanti e forze dell’ordine, appare chiaro come esista a Vicenza un gruppo ben identificato di attivisti ideologizzati e politicizzati, pronti all’uso della violenza e a fomentare il caos in città cogliendo l’occasione delle uscite di piazza.
Togliere agibilità e spazi pubblici a tali pericolosi sovvertitori dell’ordine è urgenza assoluta alla quale l’amministrazione non può sottrarsi, pena il sospetto di complicità con l’operato di detti soggetti, oltretutto occupanti in convenzione uno spazio comunale”, ovvero il centro sociale Bocciodromo, stabile per il quale è comunque previsto l’abbattimento nell’ambito dei lavori per la Tav”.
Deghenghi afferma l’appoggio alla mozione per la renitroduzione della clausola antifascista: “Inserita nel regolamento comunale la dirimente pregiudiziale richiesta dai consiglieri, si sarà posto argine ad ogni futuro possibile episodio di violenza e disordine che, con i consueti pragmatismo e discernimento, la sinistra vicentina ha intelligentemente capito da che parte, a Vicenza, possano potenzialmente arrivare”.