Coalizione Civica fin dal primo turno con Otello Dalla Rosa se… lui vorrà: assemblea unanime ma con mal di pancia annunciati e annesso silenzio stampa. I possibili perchè

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Ieri sera, 22 marzo, si è riunita l’assemblea di Coalizione Civica per Vicenza (foto d’archivio) e, dopo lunghe e democratiche discussioni, la votazione a grande maggioranza ha indicato Otello Dalla Rosa come il candidato sindaco a cui proporre l’apparentamento fin dal primo turno visto anche che l’altro possibile apparantabile, Francesco Di Bartolo di M5S, ha “sbeffeggiato” la Lista prima ancora di incontrarla escludendo alleanze che non fossero le adesioni di singole suoi esponenti. Lo strano silenzio stampa che ne è seguito (abbiamo provato a contattare uno dei portavoce più volte senza fortuna) fa pensare che siano credibili i rumors che ci sono arrivati e che sono, essenzialmente, di due/tre tipi, che magari alla fine si zittiranno o entreranno in risonanza l’uno con l’altro.

I primi rumors rigurdano comprensibili mal di pancia già nati all’interno di una coalizione che in parte nasce da partiti strutturati, come Sel, in cui si annidano le anime che pensano che una “rappresentanza” debba accompagnarsi con responsabilità (leggi assessorati) di governo ma dall’altra trova la sua vitalità, anche se un po’ anarchica, in stupendamente liberi pensatori di sinistra, che, ecco alcune voci, sarebbero bravi a teorizzare  e progettare un mondo e, quindi, una città ideale ma, per convinzione e vezzo culturale, associano l’idea di politica strutturata a quella di sudditanza agli interessi, che si vorrebbero limitare o azzerate ma che non si vogliono governare in prima persona.

L’altra possibilità da cui nascerebbe il silenzio stampa odierno è quella di “soffiate” riservate ai media cartacei di potere, che però non tanto dovrebbero amare una sinistra di impegno come quella di Coalizione Civica senza referenti in grado di “guidarla” o “imbrigliarla”, come già il sistema sta facendo, con successo al tavolo da poker delle alleanze di centro(sinistra), con Dalla Rosa.

Il candidato vincitore delle primarie sull’onda della dichiarata discontinuità non col colore della sua possible amministrazione ma con Achille Variati, era stato, subito, violentemente combattuto da Giacomo Possamai e, soprattutto,da Jacopo Bulgarini d’Elci.

E, poi, con una lunga strategia di accerchiamento visivamente e funzionalmente rappresentata da Federico Formisano ma decisa altrove, “là dove si puote“, è stato ricondotto, almeno per ora e salvo improbabili anche se auspicabili colpi di reni, al ruolo di continuatore di quello che rappresenta il sindaco, ora  apparentemente, uscente.

Cosui lo ha dotato di due guardie del corpo amorevoli come i due contendenti delle primarie inizialmente ritiratisi sull’Aventino, ma questa è tattica nazionale, e ora determinanti in tutti i passi dell’ex socialista Otello, che, l’altra sera ha abbracciato sindaco e body guards senza mai accennare alle sue origini di sinstra, pardon socialiste.

Ecco allora il possibile terzo motivo del silenzio stampa di Coalizione Civica: e se, a fronte degli ammiccamenti di Possamai, suo coordinatore politico, al centrodestra cattolico di Guarda & c., Otello Dalla Rosa non volesse l’alleanza con i suoi “sinistri” componenti temendo da un lato la politica dei “partiti”, da lui bocciata il 21 marzo a Teatro come è di moda fare invece di rivalutarla riconducendola da veri leader a diventare l’anima del confronto democratico, e dall’altro inchinandosi al terrore di alleati troppo… comunisti per i benpensanti vicentini?

Nel 2013 Achille Variati non ebbe (non volle) al suo fianco Sel e la lista di Valentina Dovigo, rimasta all’opposizione, sia pur molto blanda, ma che ora in Coalizione è una “governativa”…

A breve ne sapremo di più, e forse di belle o di brutte (dipende dai gusti), sui voti, quelli che conterranno, e non sulle votazioni assembleari della civica  ex Sel, ex SI, ex Mdp, ex movimentista…