Lo spettro della recessione torna ad agitare l’Europa. Per il momento il pericolo è scampato, ma l’instabilità geopolitica dovuto alla guerra “ovunque” non lascia molto spazio all’ottimismo.
L’economia europea rallenta
“La situazione si fa sempre più preoccupante – dichiara Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – e l’Unione Europea corre il rischio concreto di finire in recessione. Le previsioni della Commissione Europea annunciate recentemente dicono che l’UE l’ha evitata, ma il futuro è tutt’altro che roseo. L’economia europea rallenta, la crescita è stata molto bassa e continuerà su questi livelli anche per il 2024. C’è fiducia per il 2025, ma sinceramente il presente è allarmante. L’Europa ha rivisto la stima sul PIL della zona euro e l’Italia è agli ultimi posti della classifica con una crescita dello 0,7% rispetto all’aumento inizialmente previsto dello 0,9%. Ad alimentare dubbi e paure c’è lo scenario internazionale. Le guerre continuano ad infuriare, altre sono alle porte ed il peso a livello economico si fa sempre più importante. Sono tutti elementi che fanno presagire un futuro ancora più complicato rispetto ad un presente già di per sé difficile. Per questo torniamo ad auspicare un cambio di rotta nella diplomazia non solo italiana ma dell’UE. Bisogna insistere di più sulla ricerca della pace”.
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Fonte: Codici: il costo della guerra porta i Paesi UE in recessione , Codici.org
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